Ansel Adams. A Modena l'uomo che immortalò Yosemite
Immagini in bianco e nero, splendide, che sono diventate il totem di tutti i fotografi di paesaggio del mondo, anche di quelli del partito del colore. Si tratta dei celeberrimi, inarrivabili, scatti che il grande Ansel Adams (1902-1984) ha prodotto nell'arco di una carriera durata decenni, all'insegna del perfezionismo. "Ritratti" della natura delle grandi aree protette nordamericane, ma soprattutto del suo parco feticcio - Yosemite, lo splendido concentrato di foresta e roccia che si trova a 4 ore di auto a nord-est di San Francisco, California, e che i suoi scatti, a cavallo delle due guerre, hanno contribuito a salvare e a proteggere. Per la prima volta, approdano in Italia, in una grande mostra che si tiene, dal 16 settembre al 29 gennaio 2012, nell'ex ospedale Sant'Agostino, Modena. Un grandissimo dello scatto e della camera oscura, le cui lastre (solo a fine carriera si rassegnò al formato 6x6 Rollei-Hasselblad) del "Capitan" e dell'Half Dome - le due pareti di roccia più famose dello Yosemite National Park, hanno iniziato milioni di persone alla fotografie e al viaggio naturalistico nell'infinito ovest degli Stati Uniti. E non solo
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