martedì, maggio 10, 2011

Espiazione

10 commenti:

Marco ha detto...

Referendum, su nucleare si decide a fine maggio, rischio quesiti

paolangela ha detto...

libertà è partecipazione
(Gaber)

Vex ha detto...

Libertà è compiere una scelta consapevole. La non pertecipazione è un'opzione valida come un'altra.

Marco ha detto...

hai detto la parola magica: "consapevole".

Il non andare perchè non vuoi far passar il quorum è una scelta, liberissimo di farlo ci mancherebbe, come votare x o y.

Il problema è non andare x' non ne sai nulla o non te ne frega nulla.
X come è messo ora, non sta in piedi il concetto di "quorum": infatti sono 15anni che non passa un referendum.
Ormai è evidente che sempre meno gente va a votare (non apriamo un dibattito su questo) quindi si potrebbe ad esempio fissare un quorum "attualizzato": alle ultime elezioni son andati a votar il 70% degli aventi diritto che corrispondono (sparo un numero) a 34milioni di persone?
ottimo, il quorum del referendum deve esser il 50% + 1 di questi, quindi 17milioni.

No x'se per far passar un referendum servono 25milioni di persone, ovvio che non passerà mai più nessun referendum, non x' si è favorevoli o contrari, ma semplicemente x' sempre più gente se ne sbatte del diritto di voto.

Sii obiettivo: se ti mettevano un referendum che volevi far passar ti saresti un attimo incazzato anche tu :D


(e non tirarmi fuori l'esempio degli USA che sono una grande democrazia eppure vanno a votar "solo" il 40% degli aventi diritto ;-P )

Marco ha detto...

PS: ovvio che l'esempio "numerico" che ho fatto non significa che votano al referendum solo quelle perosne che hanno votato alle elezioni precedenti!!!
meglio precisar, prima che qualcuno fraintenda: il diritto di voto a tutti non se tocca :)

Era solo un esempio x dire, ok il quorum ma così com'è premia sempre il "no" (e quindi a seconda di come pongono il "quesito" si indirizza già il risultato... proviamo ad invertir i quesiti e vediam che succede?)

Vex ha detto...

Il quorum ha una sua logica. Per prima cosa il referendum è abrogativo di leggi già votate in Parlamento che, siccome siamo una democrazia rappresentativa, è l'organo legislativo. In sostanza i cittadini hanno già votato a favore di quelle leggi promulgate dal Parlamento attraverso i loro rappresentanti. Se non c'è una maggioranza piena di cittadini che desiderano esprimere la loro opinione su un quesito il Referendum è nullo poichè viene dato per scontato che la maggioranza dei cittadini ritenga di aver già espresso la sua volontà in sede parlamentare attraverso i suoi rappresentanti. Il senso del quorum è quello di impedire che maggioranze (o minoranze cospique) relative, ma ben motivate e molto attive possano compromettere la capacità e efficacia legislativa del Parlamento. Il problema non è il quorum ma il limite troppo basso di firme che viene richiesto per proporre un referendum.

Vex ha detto...

Anche la formulazione del quesito non puà essere diversa da : "Vuoi abrogare la legge tardaitali?" SI/NO.
Il problema è che non tutti gli argomenti possono essere semplificati da queste due solo opzioni. Prendi l'acqua. I promotori del referndum dicono balle. Parlano di prvatizzazione dell'acqua, cosa che non è in ballo. La legga è più articolata, in teoria toglie alle municipalizzate la possibilità di avere la gestione degli acquedotti in assenza di gare d'appalto se queste non hanno almeno una certa percentuale di finanziamenti privati (se ho capito bene). Ora TUTTI sappiamo come funzionano le municipalizzate. La domanda del referendum dovrebbe essere "vuoi che alle municipalizzate possano assegnarsi gli incarichi senza gare di appalto?" ma nemmeno questo è esaustivo della legge, che presenta delle lacune (non da poco come la mancanza di un Autority indipendente e dotata di poteri concreti). Non è con un si o un no che si può modificare o migliorare una legge articolata. Il referndum su questo argomento è solo dannoso. Perchè la vittoria del SI porterebbe a un congelamento della situaizone attuale (di inefficenza sostanziale). Diversamente quello sul legittimo impedimento si presta di più a una scelta netta tra il sì o il no, essendo più di principio.

gigi' ha detto...

La non pertecipazione è un'opzione valida come un'altra. D'accordissimo. Lo sono anche sul non voto alle elezioni, ormai, pensa. Nel caso del referendum pero' bisognerebbe almeno sapere che non partecipiamo a qualcosa.

"Ciao, cosa hai fatto domenica, per il referendum?"

A. E', niente, alla fine ho deciso di non andare

B. E', niente, alla fine non sono riuscito ad andare

C. Referendum?

gigi' ha detto...

(Accusatio manifesta: io probabilmente B. Da cui il titolo del post)

Vex ha detto...

Mmmh che vuoi che ti dica... Io le informazioni sull'esistenda dei referndum le ho avute. Chi segue altri canali di informazione non lo so e in tutta sincerità non mi interessa perchè bisogna anche volersi informare. Poi c'è una legge idiota comq quella sulla par condicio... ma su quella nessun referendum vero?