martedì, agosto 31, 2010

30 AGOSTO 1939

da emerotecaitaliana.it

Corriere della Sera

LA RISPOSTA DEFINITIVA DI HITLER INVIATA A LONDRA

Il tragico dilemma, pace o guerra, pesa anche oggi con immutata gravità sull’Europa e sul mondo, ma un lieto senso di ottimismo, di cui ieri non si riscontrava traccia, si nota stasera negli ambienti ufficiosi tedeschi. L’incertezza che grava sull’Europa e sul mondo dovrebbe ormai essere di breve durata. Le prossime ventiquattro ore dovrebbero tagliare in un senso o nell’altro il tragico nodo. Tuttavia l’Europa si presenta come un immenso campo di battaglia trincerato e con le frontiere e i traffici tra gli Stati definitivamente chiusi. In Inghilterra tutti i fari sono stai spenti. L’Italia intanto perfeziona i suoi apprestamenti militari. Il tenue filo dei negoziati non è ancora considerato definitivamente spezzato.

LA RISPOSTA DEFINITIVA DI HITLER INVIATA A LONDRA

Berlino, 30 Agosto 1939

L'attività diplomatica continua a svolgersi intensamente, mentre si rallentano alquanto le polemiche dei giornali, che fino all'ultimo momento avevano, nelle capitali democratiche, conservato il loro tono provocatorio, così da attirarsi anche un severo monito di Chamberlain. E severamente il guerraiolismo di certa stampa londinese, ostentato in momenti così gravi, costituiva un esempio scandaloso di irresponsabilità politica e morale, e formava un assoluto contrasto con le speranze, che contemporaneamente venivano emesse da altri organi, in una soluzione pacifica del conflitto. Le invocazioni all'intervento del Duce e alla moderazione dello stesso Hitler mal s'accordavano con l'evidente intenzione di certi gazzettieri di portare al massimo la tensione internazionale.

A parte questa deleteria azione svolta dagli organi più settari del bellicismo britannico, appare tuttora estremamente prematuro affacciare un'ipotesi anche lievemente ottimistica sull'andamento della crisi. Il discorso del Primo Ministro inglese non ha aggravato la situazione, ma non vi ha neppure portato un elemento benché minimo di distensione. Esso appare viziato da quella stessa contraddizione che è implicita in tutta l'opera della diplomazia franco-britannica: mentre da una parte si vuol indurre la Germania a trattare con la Polonia la questione di Danzica, dall'altra s'incoraggia la Polonia a restare intransigente promettendole in qualunque caso la solidarietà armata delle Potenze democratiche.

Se tale contraddizione sia involontaria e dovuta solo a una tenace incomprensione dei termini politici e storici del problema, o se costituisca una tattica dilatoria, oppure se si voglia con essa semplicemente addossare il Reich alla necessità di ricorrere a soluzioni estreme, pur fingendo di essere disposti a trattative pacifiche, lo sapremo in seguito. Fino da ora possiamo dire che il sistema appare pericolosissimo e non tale da facilitare qualsiasi pratica di conciliazione.

Un elemento nuovo e, fino a un certo punto, favorevole potrebbe essere costituito dall'accenno fatto da Chamberlain a quella parte delle sue controproposte, che considera la possibilità di estendere la discussione a tutti i problemi internazionali politici ed economici finora in sospeso. Ma è un accenno troppo vago per poter giudicare se esso possa venire preso in considerazione dal Governo di Berlino; se non costituisca un diversivo per rimandare la soluzione dei problemi più urgenti; se preveda realmente una leale revisione di tutte le situazioni ingiuste e intollerabili che hanno fin qui provocato le replicate crisi europee e mondiali. Sotto questo aspetto, e non soltanto per i legami che passano fra le due Potenze dell'Asse, è chiaro che l'Italia dovrà dire la sua parola. Le assurdità e le iniquità dei trattati del 1919, se hanno pesato sulle sorti dei popoli vinti, hanno ancha lasciata insoddisfatta la Nazione italiana, e gli eventi successivi non hanno davvero contribuito a darle una sia pur tardiva soddisfazione.

Forse tutto ciò potrà essere considerato in un secondo momento, ma è necessario fissarne la necessità fino da ora, affinchè l'opera di pace svolta dal Duce possa emergere in tutta la sua nobiltà e ampiezza. A essa tutti guardano, in Italia e fuori, con piena fiducia. La sua azione diplomatica, coadiuvata dall'opera instancabile del ministro Ciano, ha quotidianamente influito sullo svolgimento delle trattative che, in questi giorni di estrema tensione, sono servite almeno a evitare che si compiesse l'irreparabile; e per questo le è assicurata fin da ora la gratitudine della Nazione e delle persone di buona fede in tutto il mondo.

In sostanza, mentre prosegue lo scambio di messaggi e si svolgono sempre più intensi i preparativi militari, le probabilità di una soluzione pacifica restano sempre appese a un filo; e questo filo è costituito dalla maggiore o minore sincerità dei Governi di Londra e di Parigi, dai quali l'atteggiamento della Polonia dipende. Se essi, basandosi su calcoli errati o spinti da male passioni, vogliono, nel loro intimo, il conflitto, nessuna mostra di ragionevolezza da parte di Hitler e nessun bene intenzionato intervento italiano potranno evitare la catastrofe. La storia ne chiederebbe ragione ai responsabili.

16 commenti:

Marco ha detto...

Non ho colto il senso del boldato Vex...
La stampa, x quanto potente & guerrafondaia potesse esser, non ha di certo fatto scoppiare la guerra.
Il "baffetto" ha fatto di tutto e di più per mandar mezzo mondo in armi.
Nei 3-4anni precedenti ha scagato completamente il trattato di Versailles (rafforzando l'esercito tedesco e militarizzando la Rhur), ha "annesso" l'Austria, ha invaso la Cecoslovachia (con la "scusa" dei Sudeti), per non parlare di quello che stava facendo in Germania contro gli oppositori e le "razze inferiori".
Era da stroncare molto prima: ovvio, siam "tutti abili capi di stato... col culo degli altri (e 70anni dopo)" :-) , però tutte le concessioni che sono state fatte ad Hitler non hanno fatto altro che rafforzarlo... ed il giorno dopo (1settembre 1939) , con un'altra scusa (una presunta uccisione di guardie di confine tedesche da parte di soldati polacchi... peccato che questi ultimi non fossero altro che SS travestite da polacchi), la Germania invade la Polonia e dà il via a 5anni di morte&distruzione.


PS: già che siamo in argomento, qualcuno ha il film "La caduta - Gli ultimi giorni di Hitler" ??

lu ha detto...

Il film l'ho visto, bello e da un'ottica insolita. Mostra un Hitler ormai conscio di essere perdente, sull'orlo della sconfitta ormai imminente.

Non si dimentichi l'appoggio indiretto e diretto della Chiesa Cattolica al regime nazista e che la Germania affrontava una grave crisi economica.

vex ha detto...

Volevo sottolineare come lo stesso fatto può essere visto e interpretato (distorto) in modo diverso. Oggi grazie alla conoscenza storica abbiamo, se vogliamo, tutti i dati per una visione completa e giudicare è relativamente semplice. Questo articolo di giornale, oggi, risulta ridicolo nel suo tentativo di descrivere l'Inghilterra bellicosa di fronte a una Germania moderata e ragionevole nelle sue richieste, nonchè nel valore negativo che viene dato alla parola democrazie. Però ha formato e rappresenta il sentire e la visione di molte persone dell'epoca.
Per quanto riguarda la chiesa... Bèh si è trovata ostaggio di una dittatura, non credo che potesse fare molto altro. In Italia ha fatto da contropotere, cercando di mitigare gli eccessi del fascismo. Dando asilo a dissidenti e esuli grazie alla sua posizione ambigua. Cosa avrebbe potuto fare? Scomunicare la Germania e dichiarare una crociata contro il nazifascicmo? Mmmh... Credo che qualsiasi altra posizione della Chiesa avrebbe solo inasprito il conflitto piuttosto che accelerarne la conclusione. Col suo operato ha svolto un ruolo di mediazione e contatto tra le parti che ha aiutato la ricostruzione degli stati e della società degli stati sconfitti nel dopoguerra. Senza la Chiesa e i partiti cattolici non ci sarebbe stata democrazia in Italia e Germania, poichè l'alternatica di sinistra era la dittaura stalinista, e quella di destra un'altra dittatura sotto controllo Alleato.

lu ha detto...

La Chiesa Cattolica ha appoggiato apertamente in Germania l'ascesa di Hitler, fin da tempi non sospetti, più di quello che poteva sembrare un "sostegno dovuto" al governo in carica.
Cosa che del resto fa ancora oggi appoggiando in giro per il mondo questo o quel governo dove crede che ciò sia utile per il bene suo e dei fedeli presenti o potenziali.
Purtroppo essendo i religiosi degli uomini, come lo sono i politici e come lo siamo noi, possono sbagliare.
La Chiesa ha infatti in tempi recenti ammesso di aver sbagliato col regime nazista, e ha chiesto scusa ufficialmente tramite i suoi rappresentanti ufficiali.

Marco ha detto...

Ok Vex, ora è chiaro il senso del post :)
Bello parlar un po' di storia del '900 ogni tanto.

Per quanto riguarda il rapporto Chiesa-Nazismo ammetto che son abbastanza imprerato: ho letto/visto un sacco su nazismo-fascismo-seconda guerramondiale, ma praticamente nulla su questo aspetto.
Documentari che ne parlino credo sia impossibile vederne (o meglio, nn ne fanno proprio... almeno in Italia), ma di sicuro qualche libro ci sarà: consigliate qualche titolo ?

lu ha detto...

A casa ho qualche libro e ti posso girare i titoli di testi che ne parlano.
Ovviamente sono testi di nicchia (non dell'Alessia intendo :-) ) perchè il sostegno della Chiesa è stato più che altro inziale e funzionale all'ascesa al potere. Poi si sono accorti della cappellata tanto che verso la fine c'era anche una resistenza organizzata cattolica anti-nazista.

vex ha detto...

Non dico che localmente non abbia approfittato della situazione. Però come dici tu è fatta di uomini, e ogni uomo va misurato e valutato all'interno dell'epoca e dei sistemi di valori e morali che la caratterizzano. So poco, dei rapporti della Chiesa Cattolica col nazismo, quel poco che so l'ho letto nella rubrica del corriere curata prima da Indro Montanelli e ora da Sergio Romano (X Marco ti consiglio di leggerla se ti interessa la Storia di primi '900 ci sono spesso degli spunti interessanti), e nulla dei rapporti della Chiesa Cattolica Tedesca con governo. Però erano tempi in cui la parola "democrazia" non aveva il senso assolutamente positivo che ha oggi. Ricordo che l'Italia ha avuto il suffragio universale maschile nel 1912, per diventare una dittatura dopo il '22. Inoltre l'antisemitismo era diffuso in tutti gli ambienti, e in tutte le forme... Dal punto di vista della Chiesa non c'era motivo per prendere posizione in favore o opposizione a una forma di governo piuttosto di un'altra, nè opporsi a leggi discriminatorie nei confronti di minoranze etniche e religiose, che almeno nei primi anni non risultavano tanto diverse da quelle che fino a poco tempo prima già vigevano in tutta Europa. Purtroppo, aggiungo.

lu ha detto...

Ho letto un po' di cose sull'argomento una decina di anni fa per cui mi ora mi restano solo queste informazioni metabolizzate. Un po' come quando hai studiato un teorema dimostandolo, dopo anni non ricordi la dimostrazione ma sai che il teorema funziona, e lì ti fermi. Al più prendi il libro e la ricerchi.
Non faccio quindi ora nomi e date o citazioni di avvenimenti perchè sbaglierei o farei confusione. Se avessi un paio di giorni raccoglierei un po' di materiale e documenterei la cosa.
Ricordo bene l'appoggio aperto della C.C. all'inizio del governo di Hitler, che così ottenne l'appoggio della base dei fedeli cattolici(lo stesso fece e ancora in modo più aperto la chiesa protestante). E non era solo espressione della Chiesa Cattolica tedesca ma le direttive venivano da Roma. Infatti il concordato con lo stato tedesco risale proprio a quei tempi (ed è tuttora in vigore tra l'altro).
La Chiesa dal canto suo vedeva quel governo come un utile freno al bolscevismo.
Quelle delle minoranze discriminate, e del silenzio iniziale della Chiesa su quello che accadeva nei campi, è un altro tema ancora poco chiaro e oggetto di dibattiti e discussioni. E' stata e sarà una porcata pazzesca e lo sarebbe stata pure per uno dell'800. Ho un'idea di religione diversa per cui non condivido la continua commistione religione-politica e i mille compromessi che ne derivano (spesso più per interessi temporali che spirituali).

vex ha detto...

Non sto giustificando, ma cerco di spiegare la logica dietro alcune scelte. I valori morali sono assoluti, oggi, ma son frutto di un'evoluzione storica, e purtroppo in certi casi di un involuzione. Io parlavo delle leggi razziale, che erano i primi provvedimenti contro gli ebrei.L'inghilterra negava i diritti civili alla minoranza iralndese e cattolica, negli Stati Uniti c'era (e c'è stato) fino agli anni '60 un regime di aparteid, negli anni '30 molte minoranze non avevano gli stessi diritti civili e stiam parlando delle nazioni all'epoca più evolute, secondo i criteri odierni. I campi di concentramento (non di sterminio, quelli son un invezione D.O.C. hitleriana) erano usati comunemente,sia dalle potenze coloniali, (vedi Inghilterra nei confronti della minoranza Boera in Sudafrica o il trattamento dell'Italia verso la resistenza libica e etiope), sia dagli Stati per isolare i dissidenti interni( Vedi L'Urss). Certi valori etici e morali son diventati comuni e assoluti (peraltro solo nell'Occidente, perchè furoi dalla nostra civiltà è la barbarie più totale) solo dopo la 2° Guerra Mondiale e in seguito agli estremi della follia tedesca.

lu ha detto...

Il nocciolo del dibattito ancora in corso cui accennavo prima è la partecipazione di religioni organizzate che hanno posizione in certi avvenimenti.
E stiamo parlando di una religione e non di un governo. La prima per definizione dovrebbe avere punti di riferimento morali ed etici nell'Assoluto, non nel pensiero dell'uomo illumista, capitalista o comunista che sia.

vex ha detto...

Le religioni si evolvono con gli uomini, alle volte son propositive e propulsive, altre conservatrici, altre ancora oscurantiste. Per quanto riguarda la Chiesa Cattolica è stata più volte tutte queste cose assieme e nei periodi storici più ingarbugliati è stata più cose contraddittorie assieme. Nella Bibbia stessa le uniche cose chiare sono i 10 comandamenti e "ama il prossimo tuo come te stesso" ma tutto quello che è scritto prima, in mezzo e dopo è contraddittorio e ambiguo, e non rispetta queste poche cose, è un libro Sacro che è stato scritto in evoluzione non dettato (come il Corano p.es.) ma ispirato da Dio. Come puoi pensare che la sua interpretazione possa essere assoluta e non formulata di volta in volta in base alla sapggezza (o l'opportuinità) del tempo? La Chiesa è composta da uomini che vivono nel loro tempo, a volte sono più avanti, altre più indietro, altre in linea. Nel '500, per esempio, aveva una religiosità molto liberale e aperta, forse spiritualmente povera, e troppo di tutte queste cose per la cultura tedesca di allora e troppo temporale e ricca per i governi europei.Nei primi del '900 la sua posizione a favore del nazismo contro il comunismo stava semplicemente nel fatto che quest'ultimo avrebbe soppresso la Chiesa. Perlatro sembrava ispirarsi al fascismo con cui stava avendo un ottimo e fruttoso rapporto. Peraltro la stessa Gran Bretagna e gli USA ai primi degli anni '30 pensavano che il nazismo fosse il male minore. Ora fu un errore, e anche allora, perchè tre nazioni (anche la Spagna franchista) retrocessero dal punto di vista della civiltà e la Chiesa evidentemente non era attrezzata culturalemnte per comprendere questa cosa benchè all'epoca ne avesse gli strumenti. D'altrocamto Italia, Spagna e Germania erano solo in bilico tra due dittature (comunista o fascista) e sull'orlo della guerra civile nei casi migliori. C'era la terza scelta della democrazia liberale? Chi governava al Chiesa allora non la vide o non la ritenne vincente.

lu ha detto...

Il testo biblico non è mai contradditorio, lo può diventare quando uomini aggiungono o tolgono pezzetti e pezzettini. Puoi leggerne la prima parte come storia degli ebrei e la seconda come dottrina cristiana, o mischiarle, ma è un testo organico e con un filo comune.
Che sia ispirato o meno lo può ritenere vero il credente magari il non credente pensa che non lo sia, e allora diventa solo un bel libro, come I promessi sposi, ma in ogni caso anche il lettore critico errori o contraddizioni non ne trova. E per un testo scritto nell'arco di 1500 anni da 40 autori non è cosa da poco.
La fede del singolo può trascendere o meno l'adesione ad una religione.
Per questo, ma è la mia opinione, le religioni organizzate sono spesso in difetto: vogliono dare veste di Divino a pensieri e decisioni di uomini.
Solo che mentre Lui è perfetto, loro non lo sono. E quando fanno errori, perchè tutti li facciamo, la colpa va a finire su di Lui e non si di loro.
Per cui se conosco che la Chiesa ha fatto una porcata con Hitler, non mi interessa se per i vescovi di allora era la cosa da giusta: io da fedele sarei deluso.
Perchè la religione non dovrebbe essere come un partito politico, cioè l'espressione del pensiero di uomini. Invece purtroppo molto spesso è così.

Ps: oltre i 10 comandamenti più la Regola aurea che citavi tu ci sono le Felicità, il Sermone del monte, le parabole, ecc... di roba su cui è stato costruito il diritto e l'etica anche europea ce n'è parecchia per essere un libro chiuso in tipografia 2000 anni fa...

vex ha detto...

Lo sai meglio di me che la lettura e lo studio della Bibbia è tutt'altro che semplice e lineare, tanto che gli ebrei ci han cosrtuito sopra il Talmud, la Chiesa ha fatto dell'esegesi una scienza, e per secoli diverse sette cristiani si son scannate tra loro per divergenze interpretative, e anche per decidere quale libro includere nella Bibbia e quale no. Se fosse una donna sarebbe una vecchia donna piena di cicatrici e interventi di chirurgia plastica, essendo un libro è un libro in continua evoluzione e su cui l'archeologia può ancora dare sorprese. Per quanto riguarda la Chiesa cito Sergio Romano "Quando parliamo di un personaggio storico e descriviamo i suoi errori abbiamo l’obbligo di completare il quadro con le altre fasi della sua vita" La Chiesa fu nazista in germania, fascista in Italia, franchista in Spagna, resistente (e Vichy) in Francia, democratica in USA, antinazista e anticomunista in Polonia e così via, in ogni paese aveva una posizione locale autonoma. Nel corso della guerra grazie alla sua posizione neutrale potè fare molto bene, e nel dopoguerra questo le permise di avere un ruolo importante nella ricostruzione di una società civile e democratica.

lu ha detto...

Vecchia donna piena di cicatrici?
Vecchia sì, è stata chiusa dall'apostolo Giovanni 2000 anni fa. E gente è morta per tradurla o semplicemente perchè la possedeva (spesso proprio per mano di chi doveva insegnarla e farla conoscere).
Ma a parte gli Apocrifi e qualche lezione su qualche parolina, su cui si può dibattere, la Bibbia è la stessa da 2000 anni.
Tutti i paramenti di esegesi e dottrina li hanno fatti a posteriori. Sono come dei commentari, non inficiano il testo.
La Divina Commedia l'ha scritta Dante Alighieri: di note e commentari possono fregarmene o prenderne atto, se mi va o meno. Ma se voglio leggere la Commedia me la prendo e la apro da solo.
Il testo è uno e uno solo.

E l'archeologia non deve aggiungere nulla sulla Bibbia. Se tu credi al Testo, la scoperta archeologica è come un corollario, una prova a favore o contraria.

Il fatto che la lettura sia difficile non è poi così vero, spesso è solo uno spauracchio messo ad hoc per evitare che la gente si avvicini al testo e si accontenti della versione "predigerita". Una moderna traduzione è di facile lettura anche senza bisogno dell'aiuto della critica letteraria.

Oggi molti perdono la fede nella religione organizzata pur continuando ad essere cristiani (parlo per ciò che conosco) e credendo a Dio.
Io non confondo Dio con la religione organizzata: sono troppo diversi.
Tertium non datur? Per me qui il compromesso non ci sta.
Se leggo che la Chiesa Cattolica ha appoggiato Hitler, Franco, Mussolini, ecc... quando poi questo fa la porcata se io fossi un fedele di quella chiesa mi incacchierei e rimarrei deluso.
Oppure ridimensiono la chiesa alla pari di un partito politico, cioè che ci sono idee e correnti in base agli uomini al comando. Ma non mi sa proprio di molto spirituale messa così...

Ps: gli ebrei non hanno mai apprezzato molto la Bibbia, sono troppo legati alla tradizione del giudaismo. Già ai tempi della presenza di Cristo la storia dice che la religione ebraica era diventata farisaica e piena di precetti e insegnamenti che apostatavano dagli insegnamenti originali.

vex ha detto...

Bèh Lucio se la metti sul piano spirituale la domanda è allora non dove fosse la Chiesa ma dov'era Dio? O perchè Dio ha permesso che tutto quello accadesse, e accada ancora... ma son domande oziose sulla quale un giorno avremo risposta o non l'avremo per nulla, ma senza fretta! Comunque ti ripeto le scelte della Chiesa non son state universali ma nazionali. In tre Paesi ha scelto bene o male per la sua sopravvivenza. E purtroppo le scelte furono obbligate. Sbagliò?sicuramente non ebbe sufficiente fantasia da trovare un'altra soluzione, se c'era. Comunque cercò di riscattarsi, tenendo un ruolo neutrale e cercando di mitigare le asperità di un conflitto tra nazioni cattoliche. Il ruolo che svolse fu politico E religioso. ti ripeto devi giudicarla nel complesso. E soprattutto tenere conto che il nazismo e il fascismo (come il comunismo) furono movimenti di massa. Avevano il pieno consenso dei popoli che governavano. Da italiano mi chiedo dov'erano gli italiani più che dov'era la Chiesa. Un mio bisnonno andò al confino.. E gli altri 3 dov'erano?? Ognuno a badare agli affari propri. In Italia la Chiesa non aveva un ruolo politico, non esisteva un partito cattolico, visto che non riconosceva l'esistenza dello Stato Italiano. I Cattolici che votavano inizialmente venivano scomunicati. E ciononostante il Regno d'Italia sopravvisse. Quindi in che modo avrebbe potuto opporsi al Nazismo in Germania dove aveva ancora meno potere e influenza? Certo dall'opporsi al dare sponda ci sono posizioni intermedie. Ma la posizione che tenne non fu sicuramente peggiore di quella dei popoli Italiani e Tedeschi, anzi in molti casi fu migliore e di esempio a coloro che si opponevano ai regimi durante la guerra.

lu ha detto...

Infatti, dov'era Dio? E dov'è adesso? Io me lo chiedo, ma esula da questo discorso. Proprio perchè le religioni organizzate sembrano più interessate agli affari temporali che spirituali.

Il nocciolo del mio ragionamento è che secondo me una religione non può decidere per il meno peggio: deve dare delle linee di comportamento precise e immutabili, sono le persone a prendere le posizioni. Stai parlando della Chiesa come parleresti di un partito politico: scelte, compromessi, tutele, appoggi, ecc...
Questa totale neutralità è una cosa irrealizzabile: da sempre religione e governi sono andati a spasso insieme, l'una usando gli altri e viceversa.
Ha appoggiato Hitler poco o tanto? Ha sbagliato. Se poi appoggiando (anche poco) Hitler e Mussolini leggo che ha portato a casa il Reichskonkordat e i Patti lateranensi allora della buona fede un po' di sospetto ce l'ho.

Ps: anche oggi i mafiosi sono formalmente scomunicati. In cosa consista poi effettivamente questa scomunica nella nostra società non si sà...

E il Ceco si sposa!!!! :-)