giovedì, febbraio 19, 2009

Toh, finalmente si sono accorti!

Rincari medi annui da 49 a 83 euro.
E Per Telecom altri 300 mila euro per Alice Internet
L'Antitrust multa Tim e Vodafone
Sanzionati per 500mila euro l'uno per aver modificato
i piani tariffari senza adeguate informative ai clienti

ROMA
- L'Antitrust ha sanzionato Tim e Vodafone con una multa di 500 mila euro ciascuno per modifica unilaterale e sistematica dei piani tariffari senza fornire adeguate informative al consumatore. «Abbiamo ritenuto che sia stata una sanzione adeguata. Che adeguato sia il massimo della pena» ha detto il presidente dell'Antitrust, Antonio Catricalà. La notizia della multa è stata diffusa da Altroconsumo, che aveva denunciato l'agosto scorso all'Autorità i due operatori per pratiche commerciali scorrette sui rincari delle tariffe di telefonia mobile. In realtà per il gruppo Telecom le sanzioni Antitrust ammontano a 800 mila euro, visto che ai 500 mila per i piani tariffari di Tim si sommano i 300 mila comminati per alcuni piani tariffari del servizio di accesso a Internet «Alice».

RINCARI DA 49 A 83 EURO - «La mancanza di informazione e trasparenza, si legge in una nota di Altroconsumo, ha impedito agli utenti di conoscere le caratteristiche delle nuove tariffe, le modalità di attuare la portabilità del numero da un operatore all'altro e le modalità di rimborso del credito residuo». I rincari, calcolati dall'associazione a tutela dei consumatori, sono stati per profili medi in un anno da 49 sino a 83 euro, con picchi d'aumento sulle singole telefonate di oltre il 100%.

«URGENTE LA CLASS ACTION» - «L'intervento dell'Antitrust - sottolinea Paolo Martinello, presidente Altroconsumo - dimostra la necessità urgente di introdurre la class action nel nostro Paese. L'istituto del risarcimento collettivo si adatterebbe perfettamente a casi come questi, dove, per tali pratiche commerciali scorrette, la multa acquista un significato formale e non restituisce alle migliaia di utenti le cifre incassate automaticamente dai gestori, senza che i consumatori avessero alcuna possibilità di essere informati e di scegliere. Ma la conversione del decreto milleproroghe al Senato ha confermato l'ulteriore rinvio a luglio della norma, e i disegni di legge pendenti sia alla Camera che al Senato sono ancora impantanati nelle commissioni competenti».

RICORSO AL TAR - Contro le sanzioni sia Vodafone che Telecom hanno annunciato «azioni». Telecom farà ricorso al Tar del Lazio. Il gruppo «ritiene di aver agito nel pieno rispetto della normativa vigente e pertanto impugnerà il provvedimento davanti al Tar del Lazio», si legge in una nota. L'azienda ritiene di aver dato «ampia e dettagliata comunicazione alla propria clientela sulla manovra di rimodulazione tariffaria, in particolare riguardo alle modalità per l'esercizio del diritto di recesso i cui tempi sono stati addirittura estesi a beneficio dei consumatori». Vodafone, da parte sua, ha affermato di riservarsi «di dar seguito a tutte le azioni necessarie per riaffermare la correttezza del proprio comportamento». Vodafone, precisa una nota, ha intrapreso la propria operazione di semplificazione tariffaria la scorsa estate «nel pieno rispetto delle regole vigenti».

E ALICE COSTA 3o0 MILA EURO - L'Antitrust, come scritto pocanzi, ha comminato una multa da 300milia euro a Telecom Italia per «pratiche commerciali scorrette» relative ad alcuni piani tariffari Alice. Telecom, si legge nel bollettino dell'autorità, «relativamente ai piani tariffari "maxxi alice facile", "tutto relax internet", "alice mobile data kit compreso" e "maxxi alice 100", non ha informato adeguatamente i clienti del fatto che, superato il bundle, le tariffe extrasoglia avrebbero potuto comportare una spesa estremamente elevata, non ha dato la possibilità agli utenti di monitorare il superamento del bundle e di controllare il traffico dati over bundle, addebitando ai consumatori importi estremamente elevati per servizi da essi non richiesti in maniera consapevole».

16 febbraio 2009
da
corriere.it

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