lunedì, aprile 15, 2013

La crisi di arch. & ing.



Ingegneri e architetti, nel 2012
redditi in calo del 26% rispetto al 2007

La crisi economica non ha colpito solo le imprese ma anche i liberi professionisti, che negli ultimi anni hanno registrato pesanti flessioni nei loro redditi.
A fornire alcuni dati è oggi Il Sole 24 Ore che ha interpellato l'Adepp (Associazione degli enti di previdenza privatizzati) e le Casse dei professionisti per analizzare l'andamento dei redditi professionali e le prestazioni erogate agli iscritti.

Architetti e ingegneri: -26%

Focalizzandoci solo sulle professioni tecniche (in particolare ingegneri, architetti e geometri), emerge dall'indagine che nel 2012 (trattasi di stime) gli architetti e ingegneri sono arrivati a un imponibile previdenziale medio di 26.709 euro (contro i 36.037 del 2007) perdendo dunque il 25,9% del loro reddito rispetto al 2007.

Geometri: -13%

Per quanto riguarda i geometri, il loro reddito ha subito un calo del 13% nel periodo 2007-2011. Per il 2012 la Cipag (Cassa di previdenza e assistenza dei geometri) prevede un'ulteriore contrazione del 4% rispetto al 2011. Rispetto ad altri settori, tuttavia, la riduzione dei redditi medi pro capite dei geometri è stata più contenuta.

Le cause

Più in generale, sono le professioni tecniche le più colpite dalla crisi, a causa della flessione del mercato immobiliare e del settore edilizio, dei ritardi dei pagamenti della PA, del blocco del credito bancario e del taglio delle spese delle pubbliche amministrazioni.

Cassa integrazione +17%

Negativi anche i dati sul ricorso agli ammortizzatori sociali: tra gli architetti e ingegneri, il numero di dipendenti in cassa integrazione è passato dai 313 del 2011 ai 365 del 2012, con un incremento del 17%.

Tra gli ingegneri e architetti, la maggiore contrazione dei redditi si è registrata tra i professionisti di 50 anni e oltre. Ma la crisi ha colpito anche i giovani, e i sussidi che Inarcassa eroga per tamponare le situazioni di disagio economico vedono abbassarsi di molto il livello di età dei richiedenti.

Le proposte dell'Adepp

In questo quadro di forte crisi, l'Adepp chiede che siano ridotte le tasse sulla previdenza privata per liberare risorse da usare per il welfare dei professionisti. Nel gennaio scorso, l'Associazione delle Casse private ha lanciato il “Manifesto per un welfare dei professionisti italiani” (leggi tutto), nel quale una delle proposte centrali è il “welfare allargato”, cioè un sistema di protezione che accompagni il professionista lungo tutta la vita lavorativa, fornendo quindi maggiori prestazioni assistenziali.
 
25 marzo 2013

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