Ingegneri e architetti, nel 2012
redditi in calo del 26% rispetto al 2007
La crisi economica non ha colpito solo le imprese ma anche i liberi professionisti, che negli ultimi anni hanno registrato pesanti flessioni nei loro redditi.
A fornire alcuni dati è oggi Il Sole 24 Ore che ha
interpellato l'Adepp (Associazione degli enti di previdenza privatizzati) e le
Casse dei professionisti per analizzare l'andamento dei redditi professionali e
le prestazioni erogate agli iscritti.
Architetti e ingegneri: -26%
Focalizzandoci solo sulle professioni tecniche (in
particolare ingegneri, architetti e geometri), emerge dall'indagine che nel 2012
(trattasi di stime) gli architetti e ingegneri sono arrivati a un imponibile
previdenziale medio di 26.709 euro (contro i 36.037 del 2007) perdendo dunque il
25,9% del loro reddito rispetto al 2007.
Geometri: -13%
Per quanto riguarda i geometri, il loro reddito ha
subito un calo del 13% nel periodo 2007-2011. Per il 2012 la Cipag (Cassa di
previdenza e assistenza dei geometri) prevede un'ulteriore contrazione del 4%
rispetto al 2011. Rispetto ad altri settori, tuttavia, la riduzione dei redditi
medi pro capite dei geometri è stata più contenuta.
Le cause
Più in generale, sono le professioni tecniche le
più colpite dalla crisi, a causa della flessione del mercato immobiliare e del
settore edilizio, dei ritardi dei pagamenti della PA, del blocco del credito
bancario e del taglio delle spese delle pubbliche amministrazioni.
Cassa integrazione +17%
Negativi anche i dati sul ricorso agli
ammortizzatori sociali: tra gli architetti e ingegneri, il numero di dipendenti
in cassa integrazione è passato dai 313 del 2011 ai 365 del 2012, con un
incremento del 17%.
Tra gli ingegneri e architetti, la maggiore
contrazione dei redditi si è registrata tra i professionisti di 50 anni e oltre.
Ma la crisi ha colpito anche i giovani, e i sussidi che Inarcassa eroga per
tamponare le situazioni di disagio economico vedono abbassarsi di molto il
livello di età dei richiedenti.
Le proposte dell'Adepp
In questo quadro di forte crisi, l'Adepp chiede
che siano ridotte le tasse sulla previdenza privata per liberare risorse da
usare per il welfare dei professionisti. Nel gennaio scorso, l'Associazione
delle Casse private ha lanciato il “Manifesto per un welfare dei
professionisti italiani” (leggi tutto), nel quale una delle proposte centrali è il
“welfare allargato”, cioè un sistema di protezione che accompagni il
professionista lungo tutta la vita lavorativa, fornendo quindi maggiori
prestazioni assistenziali.
25 marzo 2013
Nessun commento:
Posta un commento