martedì, novembre 02, 2010

Sanataoria delle "case fantasma"

la domanda sorge spontanea... ma a Cosenza esiste il catasto o valgono le regole del Monopoli per cui una volta che sei su un terreno puoi costruirci sopra tutto quello che vuoi?!?!?!?!?!?!?!?


Case fantasma, ultima chiamata

Entro il 30 settembre tutti i comuni italiani hanno l’obbligo di completare la verifica degli immobili già esistenti nel proprio territorio ma ancora sconosciuti al catasto. La recente economica d’estate - legge n.122 del 30 luglio 2010 – nell’ottica di contrasto all’evasione ed elusione fiscale nel settore immobiliare, ha messo in atto le procedure affinché siano identificate le unità immobiliari non dichiarate all’ufficio del territorio-ex Catasto, per poi procedere all’assegnazione della rendita catastale presunta.
La rendita catastale non è altro che la base imponibile utile a indicare il reddito ed il valore dell’immobile, su cui andranno poi pagate le imposte nazionali e comunali, dall’irpef all’ici, fino alla tassa rifiuti. L’agenzia del territorio (già dal 2007) ha messo in campo tutta una serie di verifiche e accertamenti con un’attività d’indagine che ha interessato l’intero territorio nazionale, usufruendo di tecnologie molto avanzate tra cui le “ortofoto”, cioè foto scattate a bordo di aerei, dall’alto, con immagini digitali che vantano una risoluzione talmente alta da permettere di riconoscere oggetti piccolissimi con un margine di errore minimo.
Con queste foto e con un software a disposizione del fisco è semplice, partendo dalle planimetrie pre-esistenti, accertare le nuove costruzioni o gli ampliamenti delle strutture già accatastate ed i relativi proprietari.
Per dare un’idea, basti pensare che solo a Roma sono stati già identificati oltre 65.000 edifici non accatastati e a Milano oltre 4.000, ma il primato spetta a Cosenza, con oltre 93.000 edifici sconosciuti al catasto.
Per quei possessori di immobili "fantasma", cioè non risultanti al fisco, c’è comunque la possibilità di accatastarli spontaneamente entro il 31 dicembre 2010. Entro questo termine, infatti, i titolari di diritti reali sugli immobili hanno la possibilità di regolarizzare la propria posizione presentando all’ufficio del territorio la relativa dichiarazione di aggiornamento catastale. Successivamente, per procedere alle verifiche di conformità edili-urbanistiche, il catasto - previa registrazione - invierà tali dichiarazioni ai rispettivi comuni. In caso di inadempimento entro questo termine da parte dei proprietari obbligati, l’agenzia del territorio, nelle more dell’iscrizione definitiva, procederà all’attribuzione di una rendita presunta e all’aggravio di sanzioni e di tutta una serie di oneri.
Inoltre, dal 1° gennaio 2011, l’agenzia del territorio attuerà - in collaborazione con gli enti locali - un periodico e costante monitoraggio del territorio, sempre col medesimo intento: individuare i fabbricati non dichiarati al catasto, scovare così i rispettivi proprietari - soggetti passivi d’imposte - e procedere quindi al recupero del gettito fiscale. Sempre nella stessa norma è anche contemplato l’obbligo per i notai di inserire negli atti e nelle richieste di registrazione dei contratti di locazione, di determinati riferimenti ed indicazioni di natura catastale.
16 settembre 2010




Case fantasma all'appello fiscale

No condono, no party. Nella bozza della manovra la regolarizzazione fiscale degli immobili fantasma resta orfana della sanatoria edilizia , concedendo generosi sconti a chi farà emergere il mattone ignoto entro il 31 dicembre di quest'anno. Ma lasciando che siano i comuni a sbrigarsela con gli edifici o gli ampliamenti che dovessero risultare frutto di abusi edilizi. E riducendo il gettito inizialmente previsto.
Il meccanismo funzionerà sulla base dell'indagine che l'agenzia del Territorio sta ormai concludendo (il termine è il 30 settembre 2010). Entro il 31 dicembre 2010 i titolari di diritti reali (proprietari, usuari, usufruttuari, per citare le situazioni più comuni) dovranno fare la dichiarazione di aggiornamento catastale per gli edifici e per gli interventi che abbiano comportato una modifica di consistenza (cioè il numero dei vani) o di destinazione d'uso, e che non risultano in catasto. In questo modo le rendite attribuite produrranno effetti solo dal 1° gennaio 2009.
Gli effetti vengono ulteriormente mitigati: le imposte arretrate verranno pagate per intero ma le sanzioni saranno ridotte di un terzo. Di fatto, se tutti si adeguassero entro fine 2010, dalle sanzioni catastali si attenderebbero tra i 120 e i 140 milioni. Le sanzioni e gli arretrati Ici e Irpef (da cui sono comunque esclusi i fabbricati rurali), più complesse da quantificare perché è ignoto il numero delle abitazioni principali, difficilmente potranno avvicinarsi al miliardo.
Chi invece dovesse resistere ( = non dichiarare gli abusi) al diktat dell'Economia subirà l'accertamento dell'agenzia del Territorio (che potrà effettuare accessi, ispezioni e verifiche). E che andrà inesorabilmente a buon fine, dato che tutte la particelle saranno emerse e documentate, e ogni particella ha un suo proprietario ben identificabile. In questo caso gli arretrati delle imposte risaliranno di cinque anni e così le relative sanzioni, senza la riduzione a un terzo. Il passo successivo dell'Agenzia sarà di inviare ai comuni le dichiarazioni di accatastamento per le verifiche urbanistiche.
Il discorso per i comuni si fa interessante: dagli immobili rurali potrebbero arrivare oltre 500 milioni come sanzioni urbanistiche, mentre da quelli regolarizzabili si possono aspettare il 20% dei costi sostenuti per la costruzione o l'ampliamento. Ma la vera partita aperta è quella degli immobili abusivi in tutto o in parte: sono centinaia di migliaia, e chi li ha costruiti stavolta sarà messo alle strette. Dovrebbe cioè pagare tasse e sanzioni per poi vedersi demolire la casa. Ma è realistico che accada questo?
Nella norma è anche contenuta la ripresa del federalismo catastale, con un rafforzamento delle competenze del Territorio e la partenza, dal 2011, dell'Anagrafe immobiliare integrata catasto-comuni.




Ovviamente poi, appurato che tu te ne sei sbattuto della legge costruendo dove&come&quando cazzo volevi ed ovviamente non hai pagato un cazzo di tasse, appurato ciò... be ovvio, ti premio: ti faccio pagar solo le tasse di 1anno....sia mai che mi rivalgo su di te che hai evaso magari per decenni.... e be poi x la multa tranquillo, ne paghi solo 1/3 x' sei stato bravo a "confessare" ciò che è già dimostrato.... ma vaff****lo va....
questo si che è polso di ferro! Con queste mosse dure&perentori" non passa il messaggio "ma chi cazzo me lo fa fare di fare le cose in regola, tanto prima o poi faranno una bella sanatoria! Che coglioni quelli che pagano tutto! uahahahahaha (grassa risata)" nooooooo, non passa questo messaggio....



Altri link sull'argomento:
http://www.ilsole24ore.com/art/notizie/2010-05-26/sanzioni-catastali-euro-ogni-080200.shtml

http://archiviostorico.corriere.it/2010/maggio/25/Immobili_clandestini_Pronto_concordato_con_co_9_100525023.shtml

http://www.nibiru2012.it/forum/breaking-news/ecco-la-manovra-del-governo-132528.0.html

5 commenti:

Giangi ha detto...

Risposta alla tua prima domanda:
- a Cosenza probabilmente esiste un Catasto ma è sito in un edificio abusivo...
Esiste una illuminante puntata di Report di qualche stagione fa.....

e poi fintanto che abbiamo Mr Bunga Bunga...
ahhhh... ma ce l'avremo ancora per poco, forse solo qualche giorno, con buona pace del Vex. :-)

lu ha detto...

Esistono due Italia, anzi molte di più. Non do la colpa a Garibaldi, ai Borboni, alla DC o alla Lega.
Forse la colpa è proprio di noi italiani, non voglio cercare il colpevole, ma credo la situazione sia sotto gli occhi di tutti: Trento non è Catanzaro e non solo per il clima.

Io sono più pessimista, e perchè per ora per citare la Thatcher "TINA" (There is no alternative), o se ci sono non hanno i numeri. Ma spero di sbagliarmi.

vex ha detto...

Marco hai ragione, ma il problema è affrontare in modo realistico un problema di illegalità diffusa. Ci son due alternative: o mandi l'esercito e ti prepari a sfrattare intere famiglie, e privarle della casa dove (anche se abusivamente) hanno abitato, (e non credo siano tutte ville milionarie, anzi penso siano più case normalissime) o cerchi una soluzione di buon senso, che sanzioni chi fino adesso ha commesso illegalità, abbastanza da permettergli di pagare, ma non così tanto da farlo fallire, o metterlo in serie difficoltà economiche. Due scelte, una di principio, l'altra di buon senso e opportunità. Sarebbe opportuno che poi i controlli diventi seri e rigorosi sempre, in modo da impedire il ricrearsi di situazioni di illegalità diffusa.

lu ha detto...

Vex concordo, ma hanno scelto la versione 2 super annacquata, come hanno fatto col condono tombale e lo scudo fiscale. Perchè sperano che questa buona gente si ricordi di loro alle elezioni? Perchè sono gli stessi amministratori complici della cosa?

Resta il fatto che il cittadino onesto è ancora "cornuto e mazziato".

Ho presentato in comune una pratica dal costo per la committenza di circa 1000 euro con 6 tavole e relazioni di impatto da portare in sovrintendenza solo per installare 12 mq di pannelli fotovoltaici totalmente integrati sulla falda non in vista. E rischiamo di perdere gli incentivi 2010 perchè l'iter potrebbe protrarsi oltre dicembre. E questi si fanno la baita di 2 piani... non so se rendo.

vex ha detto...

Hi ragione. Per buttar giù un muro ho divuto presentar la DIA e aspettar un mese. La burocrazia fa schifo, di più criminalizza il cittadino onesto. Io son per poche leggi semplici, che idnchino dei princìpi chiari, e il resto si lasci al buon senso, per come sono oggi in italia le leggi servono solo a favorire la corruzione e il malcostume. Però 60 anni di malcostume non si possono cancellare con un colpo di spugna. Nel merito non ho le conoscenze tecniche per giudicare se son soluzioni all'acqua di rose o all'acquragia...