Lancio di piatti e pugni nel locale di roma. Interviene la polizia
Fuksas insulta Bertolaso
Rissa tra clienti al ristorante
L’architetto: ladro. Un costruttore lo difende
Quello che loro hanno riferito agli amici, vorrebbe ridimensionare l'accaduto, ma chi c'era racconta ben altro. Le nove di sera passate da poco. Nel ristorante che si affaccia sul vialone che parte da piazza Mazzini c'è il solito pienone della domenica sera: niente stelle Michelin, ma buona cucina di tradizione toscana, carne, paste, gente della Rai, attori, produttori, volti noti della politica e dello spettacolo. Fuksas è già seduto quando entra Guido Bertolaso con un piccolo gruppo di persone. Viene riconosciuto e in sala corre un mormorio. Rotto dalla voce possente di Fuksas, fisico imperioso, testa pelata, Mascella volitiva, che sovrasta decisamente il tintinnio di piatti e bicchieri: «Dove deve sedere quel ladro, pezzo di m....». Ed è l'inizio della fine. Il mormorio si alza di nuovo e di nuovo viene interrotto da un signore che si alza e lascia il tavolo con la moglie e due bambine. «Qui ci sono dei ragazzini, vogliamo moderare i termini. E quell'uomo non è un ladro. Non ti permettere di insultarlo».
Fuksas sa usare testa e mani, Roma attende la conclusione della «Nuvola», tempio alla genialità creativa e adeguato alle necessità di ospitare grandi eventi congressuali. Fuksas anche ora sa usare testa e mani e impugna una «formaggiera», si legge perfino nel verbale della polizia, e la tira contro il difensore del capo della Protezione Civile. Che nel frattempo era rimasto al suo tavolo, senza capire esattamente cosa stesse accadendo. La formaggiera, nel frattempo, fa il suo percorso aereo di guerra, ma finisce in terra, senza colpire nessuno. Per fortuna. Perché a questo punto succede il vero parapiglia. Volano piatti, cadono sedie, la gente urla. Peggio di una rapina. C’è chi porta via i bambini. Chi li nasconde dietro un angolo. Chi scappa. «Bertolaso, nel frattempo, si era tutto rannicchiato sotto il tavolo. Io non capisco come certa gente abbia ancora il coraggio per andare in giro...», racconta Doriana Mandrelli Fuksas
Secondo lei non sarebbe volata alcuna formaggiera, ma ci sarebbero state soltanto «due belle pizze», e non di quelle che si preparano nel forno, finite sulla faccia del difensore di Bertolaso. Ed è proprio su quest’uomo che c’è ancora mistero. Secondo alcuni sarebbe un costruttore romano, secondo altri un commercialista. «Un bullo - secondo la Fuksas - che ha preso le difese di Bertolaso aggredendoci, proprio come un teppista, classico atteggiamento che dilaga nei talk show. Insomma è stata una provocazione e noi ci siamo difesi». Pochi minuti dopo, il locale era diventato quasi deserto. Qualche sirena che annuncia l’arrivo della polizia, qualche testimonianza, molta riservatezza. Ieri, lunedì, giorno di riposo del ristorante, serrande abbassate. Guido Bertolaso fa sapere che non presenterà alcuna denuncia. Per lui, soltanto una serataccia da dimenticare.
Questa era la versione della moglie. Ovviamente diversa la versione degli altri presenti nel locale: Rissa: "Da Fuksas botte e insulti Io difendevo solo Bertolaso" Comunque sia, ora Crozza ci va a nozze con "Fuffas" :-)
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