La gelmini: prenderemo provvedimenti
arrestati due ragazzi
Il preside aveva sospeso 3 ragazzi e la vittima
LA RICOSTRUZIONE - L’episodio secondo quanto ricostruito sarebbe accaduto durante il normale orario di lezioni ad insaputa del professore che in quel momento stava interrogando. I tre ragazzi, con la complicità di altri 12 compagni di classe, si sarebbero denudati davanti alla ragazzina per costringerla a un rapporto orale. Rapporto, che stando a quanto riferito dai genitori della vittima, non sarebbe stato consumato. Dalle indagini condotte dai carabinieri i tre sarebbero protagonisti anche di episodi di bullismo che spesso sfociavano in veri e propri reati: dal furto dei soldi a quello dei cellulari dei compagni di classe. Per quanto riguarda invece il professore, che dice di non essersi accorto di nulla, gli investigatori hanno informato l’autorità giudiziaria ordinaria affinchè valuti l’opportunità di un provvedimento.
COME E' EMERSO IL FATTO - Ma la cosa più sorprendente di tutta la vicenda è come è emersa la verità. È stato infatti un tema sul terzo canto dell'Inferno a far scoprire alla preside della scuola media di Salò quanto era successo in una delle sue classi. Dopo aver letto quanto raccontato nei compiti da numerosi ragazzi, ha deciso però di sospendere non solo i tre ragazzi colpevoli della presunta violenza sessuale, ma anche la vittima, prima di sapere come in realtà si erano svolti i fatti. Solo dopo la sospensione della figlia, i genitori hanno capito che era successo qualcosa di grave in classe. E hanno presentato denuncia ai carabinieri che hanno scoperto la violenza sessuale di gruppo che ha portato agli arresti di due ragazzi sui quali si sta indagando anche per precedenti episodi di bullismo. E ora anche la posizione della preside è al vaglio della procura. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, mentre il professore di lingue stava interrogando senza accorgersi di nulla, tre studenti della classe hanno continuato a far cadere l'astuccio della ragazza che, dopo averlo raccolto per la terza volta, si è trovata davanti un compagno con i pantaloni abbassati. La voce di quanto accaduto si è poi sparsa nella scuola e un professore ha deciso di far commentare ai ragazzi due terzine del terzo canto dell'Inferno ('Ed elli a me, come persona accorta: 'Qui si convien lasciare ogne sospetto; ogne viltà convien che qui sia morta....') in un tema dal quale è emersa la verita su quanto avvenuto.
IL MINISTRO GELMINI - Il ministro dell’Istruzione, Mariastella Gelmini, ha definito «di una gravità inaudita e inaccettabile» l’episodio. «Bisogna verificare subito le responsabilità e andare a fondo», ha affermato la Gelmini, sottolineando che «il ministero è pronto a prendere i dovuti provvedimenti, se i fatti saranno accertati. Il ministro Gelmini ha telefonato al direttore dell’ufficio scolastico regionale della Lombardia per acquisire «maggiori informazioni sui fatti accaduti lo scorso febbraio. Il ministro ha «immediatamente chiesto al direttore regionale un rapporto dettagliato su quanto realmente accaduto».
LA DIFESA DELLA PRESIDE - «Dai temi non era emersa la violenza sessuale, mi sembra d'aver capito che si sia trattato di un gioco al rialzo che è sfociato in quei comportamenti» si difende Tullia Roghi, la preside della scuola media. «Ho preso provvedimenti interni - prosegue la preside - tra cui la sospensione dell'insegnante. Ma si è anche predisposto un percorso educativo per i ragazzi». Intanto si è appreso che l'interrogatorio di garanzia dei due minorenni è stato fissato per il primo aprile. Il loro legale ha chiesto che possano tornare a scuola.
29 marzo 2010da corriere.it
1 commento:
Ma quanto sono avanti i giovani d'oggi!!!!
D'ora in poi dovranno stare attente a sbadigliare quelle in classe!Potrebbero approfittarne!
Sarà, ma a me sembra strano che lei non si sia messa ad urlare...col profe in classe poi...
Posta un commento