giovedì, settembre 24, 2009

Avvertiva il generale Colin Powell, due volte volontario in Vietnam come giovane ufficiale combattente, che “gli eserciti non sono fatti per accompagnare i bambini a scuola e aiutare le vecchiette ad attraversare la strada. Gli eserciti sono fatti per uccidere nemici e per distruggere cose”. L’uso di reparti militari in funzione di polizia e di occupazione, in territori ai quali, a differenza delle forze di pubblica sicurezza che li’ sono radicate, ha senso soltanto se la popolazione nella sua maggioranza li accetta e li accoglie come temporanei strumenti e aiuti per arrivare all’auitogoverno. Tutti i falsi paralleli storici con l’Italia, la Germania e il Giappone del 1945 liberati dalle Nazioni Unite, come si facevano chiamare gli alleati, dopo guerre senza quartiere e senza condizioni, rispolverati a suo tempo per giustificare l’Iraq e l’Afghanistan dimostrano oggi, davanti alla montagna di bare purtroppo anche italiane, la loro assurdita’ culturale e la implicita’ arroganza della cultura occidentale convinta che tutta l’umanita’, se fosse lasciata libera di scegliere, sceglierebbe di diventare “come noi”. Eserciti nemici possono essere sconfitti e se in Afghanistan siamo andati per fare la guerra, facciamola, indviduiamo le forze nemiche, affrontiamole e distruggiamole, se ne siamo capaci. I regimi possono essere rovesciati con la forza. Le loro armate possono essere annientate. Ma le democrazia non puo’ essere esportata come un’automobile o una cassa di magliette che comunque non saranno vendute se non troveranno i clienti disposti ad acquistarle. Dove non esistono possibili classi dirigenti alternative al regime rovesciato, come aveva l’Italia fascista nelle organizzazioni clandestine di cattolici, comunisti, socialisti, liberali, monarchici affiancati nel Cln che assunsero la responsabilita’ di governare la nazione, se non esistono tradizioni e precedenti di democrazia, come in Germania o almeno di buona e disciplinata amministrazione civile come in Giappone che possano essere riprese dopo la caduta del tiranno o del regime, l’idea che organizzare un’elezione possa da sola far sbocciare la civilta’ politica e’ letteratura da think tank autorefernziale o da ideologo accecato dalle proprie dottrine. Mi sono venuti i brividi ad ascoltare il grigio ministro Frattini dire al TG1 che “dobbiamo conquistare le menti e i cuori degli Afghani”. E’ esattamente quello che 500 mila soldati americani cercarono di fare per quasi 15 anni, lasciando sul campo, insieme con l’onore dell’America, quasi 60 mila americani e milioni di vietnamiti uccisi. Naturalmente dobbiamo essere grati e rispettosi del lavoro che i nostri soldati stanno facendo perche’ noi, il loro governo, la loro nazione, glielo abbiamo chiesto, ma la commozione e il cordoglio non possono nascondere la futilita’ di un progetto politico-strategico, condannato a fallire se, e fino a quando, non saranno le nazioni coinvolte a scegliere - se lo vorranno - diverse forme di governo e ad espellere le tossine del fanatismo e del dispotismo. La piu tenace tirannide del XX secolo, il cosiddetto Socialismo Reale non fu abbattuto dai cannoni di altre nazioni, ma dal peso del proprio fallimento. Cosi’ come la Cina rossa sta, per propria scelta, evolvendo verso forme diverse di sviluppo e di governo. La democrazia non si esporta, si autoproduce. E se il terreno non e’ favorevole, e’ vano credere di poter coltivare noci di cocco nelle valli Alpine o grano in Antartide.
VITTORIO ZUCCONI

8 commenti:

Vex ha detto...

Io sono d'accordo, lasciamo gli afgani (e le afgane) al loro medioevo oscuro, alla loro tirannide religioa, al loro feudalesimo dell'oppio. CHISSENEFREGA di quei morti di fame (e non sto parlando ironicamente). Ma il problema è che già una volta li abbiamo ignorati, lasciati a sè stessi per dodici anni, dopo averli sostenuti contro l'invasione sovietica per dieci anni. In cambio abbiamo avuto l'11 settembre. Forse una soluzione SOLO militare non è possibile, e una soluzione ANCHE politica richiede decenni di impegno. Il nostro egoismo e la nostra ottusità ci impediscono di protrarre uno sforzo per così tanto tempo. Ma è l'unica soluzione possibile, se non vogliamo che si reinstauri un regime che cerca di portare la Guerra Santa nelle nostre case. Ce ne sarebbe un'altra rapida e veloce e pulita, fare un bel Tabula Rasa di tutto l'Afganistan, renderlo un cimitero deserto, così il prossimo pazzo ci penserà 4 volte prima di colpirci, anche solo con uno sbuffetto... ma è moralmente inaccettabile... forse.

PIZ ha detto...

Dipende da persona a persona il fatto che sia moralmente accettabile o no. Per Hitler credo lo fosse per esempio...

Vex ha detto...

Il mio forse era per quello. Il problema vero è che i politici occidentali hanno troppa paura di dire che non sarà una guerra breve, che non finirà domani, e che costerà molte vite, m che purtroppo è necessaria pechè non ci sono altre alternative, con la stessa probabilità di successo, o almeno non siamo in grado di trovarne altrettanto valide. Invece si parla di ritiro, stanchezza, addolorati e commossi ci si pronuncia per il ritorno a casa dei "ragazzi". Anzichè fare un'analisi chiara e pubblica della situazione e delle motivazioni per cui si è lì, e delle possibili soluzioni al problema.

PIZ ha detto...

Diciamo che é una guerra iniziata da un guerrafondaio che aveva "qualche" interesse economico in quell'area, che si é spostata in Iraq mostrando all'ONU false "armi di distruzione di massa" e che non ha rispettato il parere delle Nazioni Uniti mai... Ma ormai é storia. A me fa solo ridere che la chiamino missione di pace e che chiamino terroristi quelli che si lanciano contro i soldati. Sono soldati che vanno contro soldati, come in tutte le guerre del mondo. É il loro modo di combattere, anche se ovviamente é una lotta impari.

PIZ ha detto...

A proposito di pace...

http://www.youtube.com/watch?v=-o0ndd-jaOc

É appena diventata la suoneria del mio cel e la mia sveglia la mattina!

«Siamo qui per te, cuore e anima, un Nobel di pace, Silvio grande è. Siamo qui per te, coro unanime, un’unica voce, Silvio Silvio grande è»

«l’Abruzzo si risveglia incredulo, la neve e il sole che s’incontrano e la tua mano è qua»

Ma porca di quella p******, piú ridicoli proprio non si poteva vero???

Vex ha detto...

Non dire cazzate, Piz... Quelli non sono soldati, sonon terroristi a tutti gli effetti, criminali e assassini, e da qualche parte qualche soldato vero c'è. Combattono mettendo bombe per terrorizzare la popolazione civile, le forze di polizia (locali) e anche i nostri soldati.
i civili li ammazziamo anche noi? Sì ma c'è una differenza tra un'errore (tragico ma inevitabile in un conflitto asimmetrico) e la volontà precisa di colpire ANCHE i civili. E il relativismo culturale di Zucconi.. bèh a me puzza di razzismo, come se i popoli non occidentali non fossero attrezzati geneticamente per avere e praticare l'emancipazione femminile, i diritti umani e la libertà,e la tolleranza religiosa. E' un negro/arabo/cinese/Diosasolocosa, cosa vuoi che ne capisca di queste cose?? Non fanno mica parte della loro cultura, povere creature... bèh vorrei tanto che Zucconi glielo spiegasse a una donna sfregiata dai talebani, o poco prima della lapidazione perchè e stata stuprata. P.S. Kabul ha avuto una forma di governo libero e democratico 30 anni fa, prima che i simpatici comunisti lo invadessero, gettandolo nel caos odierno.

Ugo Balestrieri ha detto...

Me lo hanno fatto leggere ieri sera (quello di Silvio...): ed è stato un trauma... per l'Afghanistan... io credo che vi siano degli obblighi internazionali da rispettare: sono contrario a queste missioni di "pace", ma se le Nazioni Unite decidono in tal senso si è obbligati a rispondere. Diverso era in Iraq dove USA ed Inghilterra hanno condotto la loro guerra privata e noi, in quanto "amici", ci siamo buttati a capofitto (stupendoci, tra l'altro, che il popolo invaso cercasse di respingerci sparando... Incredibile!!)... io credo che, in tutto questo, la grande differenza che intercorre tra noi italiani ed i popoli anglosassoni è la consapevolezza che i militari spediti in missioni di guerra (perchè è di questo che si tratta) possono morire... tutto qui...
Poi, in generale, sono contrario ad azzerare i territori montuosi... meno stazioni sciistiche potenziali... DAI CHE MANCA POCO!!!

paolangela ha detto...

Posso dirmi semplicemente d'accordo con quanto pubblicato da Giorgia?
E' un non senso fare la pace con la guerra.
E concordo con Ugo, chi la mattina parte per la guerra non sa se torna, come pure i VVF o i poliziotti o i carabinieri che difendono ogni cittadino italiano ogni giorni