lunedì, luglio 20, 2009

Girano poco le palle

LA CONFCOMMERCIO «NON CI STUPISCE»
Redditi dichiarati nel 2008:
ristoratori come i pensionati

I commercianti denunciano al fisco in media quanto i lavoratori dipendenti

ROMA - Ristoratori come pensionati, con un reddito lordo annuo tra i 14.500 e i 13.500 euro. Commercianti al dettaglio e all'ingrosso che dichiarano al fisco 19.785 euro con un importo lordo superiore solo di 400 euro l'anno rispetto a un lavoratore dipendente. Sono i possibili confronti che emergono da un elaborazione dei primi dati sulle dichiarazioni fiscali presentate nel 2008 e relative ai redditi 2007, anno pre-crisi, che il dipartimento per le politiche fiscali ha diffuso in questi giorni.

PICCOLI IMPRENDITORI -Dalle tabelle è possibile elaborare la media che viene dichiarato dagli impreditori «lavoratori autonomi» o con piccole società nel diversi comparti di attività. Così, a fronte di un reddito medio di 19.335 euro dei lavoratori dipendenti e di quello da 13.448 euro dei pensionati emerge che nel settore «alloggio-ristorazione» la media è a 14.597 (ma cala a 13.545 euro per l'80% dei casi che hanno scelto la formula della società a contabilità semplificata). Il reddito si attesta invece a 16.837 euro per gli imprenditori del settore trasporto a a 18.725 per gli agenti di viaggio. Dichiarano di più, invece, le categorie dei professionisti (35.436 euro in media) e i medici (43.880 euro).

CONFCOMMERCIO: «NON CI STUPISCE» - Ristoratori come pensionati, con un reddito lordo annuo tra i 14.500 e i 13.500 euro? Il dato emerso dalle dichiarazioni fiscali presentate nel 2008 e relative ai redditi 2007 «non stupisce» i rappresentanti della categoria. Il presidente di Fipe-Confcommercio Lazio Nazzareno Sacchi spiega: «nella statistica dell'Agenzia delle entrate ci sono migliaia di ristoranti che sono micro imprese a gestione familiare, osterie con cucina dove il reddito è davvero basso». A Roma e provincia per esempio i ristoranti (circa 5 mila in totale) «con oltre 20 dipendenti sono solo il 4% - spiega Sacchi - mentre quelli che hanno tra i 15 e i 20 dipendenti sono il 10%; il resto è fatto da una miriade di piccole aziende, molte delle quali senza dipendenti, quindi l'utile è di fatto uno stipendio». Ma il grande ristorante al centro di Roma che reddito potrebbe dichiarare? «Da 10 volte di più della media nazionale alla perdita - anche perchè dice Sacchi - i costi fissi di un ristorante sono molto chiari: affitto del locale, tasse e imposte nazionali e locali e il personale e pesano soprattutto nei periodi di crisi. Infatti - prevede Sacchi - la crisi la si leggerà dai numeri delle prossime dichiarazioni perchè soprattutto i grossi esercizi con posti fissi dell'abbassamento dei ricavi stanno risentendo molto».

19 luglio 2009
da corriere.it



E a sto punto "ritiriamo in ballo" il "mitico" articolo che tanto ci ha fatto discutere (ed indignare) ultimamente:


Le statistiche sulle dichiarazioni 2008
Fisco, metà Italia sotto i 15.000 euro
Sopra i 200.000 euro solo lo 0,2% dei contribuenti

ROMA - La cifra è 18.892 euro ed è il reddito medio an­nuo — pari a 1.453 euro lordi mensili contando la tredicesi­ma — degli italiani che risul­ta dalle dichiarazioni presen­tate al fisco nel 2008 da 41 mi­lioni di contribuenti. Si tratta quindi dei guadagni maturati nel 2007, quando la crisi era solo alle porte, e non stupisce quindi che abbiano fatto regi­strare un aumento del 3,1% ri­spetto al 2006. Il dato cambia da regione a regione col Nord-Ovest che mostra un reddito medio di 21.480 euro e all’opposto il Sud e le isole con circa 6 mila euro in meno. In ogni caso, secondo i dati del Dipartimen­to delle Entrate che anticipa­no i risultati delle dichiarazio­ni dello scorso anno, sono cresciuti di più, del 2%, i red­diti da lavoro autonomo pari nella media a 37.124 euro che quelli, aumentati dell’1%, per­cepiti dai dipendenti pari a 19.335 euro. Le pensioni so­no invece passate, sempre nella media, da 13.046 a 13.448 euro, con un incre­mento del 3%, e quelli da par­tecipazione da 19.254 a 19.927 euro (+3,5%).

META' SOTTO I 15MILA EURO - Ma al di là dei dati medi, spicca il fatto che la metà dei contribuenti italiani, cioè uno su due, ha dichiarato al fisco meno di 15.000 euro di reddito e che i ricchi con più di 200.000 euro di entrate l’anno sono solo lo 0,2% del totale. Restando nella fascia più bassa di reddito, ci sono differenze significative tra le diverse tipologie di lavoro: co­sì dichiara un imponibile sot­to la soglia dei 15 mila euro il 34,8% dei dipendenti, il 22% degli autonomi e il 59% dei pensionati. In ogni caso l’80% dei contribuenti ha dichiara­to fino a 26 mila euro l’anno.

SOCIETA' IN PERDITA - Le statistiche del Diparti­mento delle Entrate del mini­stero dell’Economia si soffer­mano anche sulle dichiarazio­ni delle persone giuridiche. Ebbene, quasi una società di capitali su due, nel 2008, di­chiarava al fisco di essere in perdita. Emerge poi che era­no circa 520 mila le società che mostravano un utile, mentre erano 419 mila quelle in perdita. Le società di capi­tali hanno quasi raggiunto il milione di unità, con una cre­scita del 2,9% rispetto all'an­no precedente, ed oltre un quinto risiedeva in Lombar­dia. La Lombardia del resto si è confermata regina dei redditi individuali fra le regioni ita­liane, con una media di 22.460 euro per le dichiarazio­ni 2008 (relative al 2007), qua­si il doppio dei 13.410 della Calabria. Al secondo posto si piazza il Lazio con 21.130 eu­ro in media. Seguono Emilia Romagna (20.450 euro) e Pie­monte (20.030 euro). In fon­do alla classifica, la Calabria è preceduta, a breve distanza, da Basilicata (14.180 euro di reddito medio dichiarato) e Puglia (14.770 euro), mentre la Sicilia è quartultima a 15.160 euro. Nel 2008 l'imposta media pagata in base alle dichiarazio­ni dei redditi per le persone fi­sica è salita a 4.675 euro, con un aumento del 4,4% rispetto ai 4.477 euro dell'anno prece­dente.

SCONTI ENERGETICI - I contribuenti fino a 15 mila euro hanno pagato poco più del 6% dell'imposta tota­le, quelli che hanno dichiara­to fino a 26 mila euro il 31,6%. I pochi (erano 75.689 di cui 43 mila lavoratori dipenden­ti) che hanno denunciato più di 200.000 euro hanno invece versato oltre l'8% del totale. Dalle dichiarazioni emerge in­fine il successo degli sconti fi­scali del 55% per il risparmio energetico: sono stati utilizza­ti da oltre 185.000 contribuen­ti. Il cuneo fiscale, introdotto nel 2007 sull'Irap, è piaciuto soprattutto alle società più grandi.

13 luglio 2009
da corriere.it


Già già, molto corrispondente alla realtà...

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