Redditi dichiarati nel 2008:
ristoratori come i pensionati
I commercianti denunciano al fisco in media quanto i lavoratori dipendenti
ROMA - Ristoratori come pensionati, con un reddito lordo annuo tra i 14.500 e i 13.500 euro. Commercianti al dettaglio e all'ingrosso che dichiarano al fisco 19.785 euro con un importo lordo superiore solo di 400 euro l'anno rispetto a un lavoratore dipendente. Sono i possibili confronti che emergono da un elaborazione dei primi dati sulle dichiarazioni fiscali presentate nel 2008 e relative ai redditi 2007, anno pre-crisi, che il dipartimento per le politiche fiscali ha diffuso in questi giorni.
PICCOLI IMPRENDITORI -Dalle tabelle è possibile elaborare la media che viene dichiarato dagli impreditori «lavoratori autonomi» o con piccole società nel diversi comparti di attività. Così, a fronte di un reddito medio di 19.335 euro dei lavoratori dipendenti e di quello da 13.448 euro dei pensionati emerge che nel settore «alloggio-ristorazione» la media è a 14.597 (ma cala a 13.545 euro per l'80% dei casi che hanno scelto la formula della società a contabilità semplificata). Il reddito si attesta invece a 16.837 euro per gli imprenditori del settore trasporto a a 18.725 per gli agenti di viaggio. Dichiarano di più, invece, le categorie dei professionisti (35.436 euro in media) e i medici (43.880 euro).
CONFCOMMERCIO: «NON CI STUPISCE» - Ristoratori come pensionati, con un reddito lordo annuo tra i 14.500 e i 13.500 euro? Il dato emerso dalle dichiarazioni fiscali presentate nel 2008 e relative ai redditi 2007 «non stupisce» i rappresentanti della categoria. Il presidente di Fipe-Confcommercio Lazio Nazzareno Sacchi spiega: «nella statistica dell'Agenzia delle entrate ci sono migliaia di ristoranti che sono micro imprese a gestione familiare, osterie con cucina dove il reddito è davvero basso». A Roma e provincia per esempio i ristoranti (circa 5 mila in totale) «con oltre 20 dipendenti sono solo il 4% - spiega Sacchi - mentre quelli che hanno tra i 15 e i 20 dipendenti sono il 10%; il resto è fatto da una miriade di piccole aziende, molte delle quali senza dipendenti, quindi l'utile è di fatto uno stipendio». Ma il grande ristorante al centro di Roma che reddito potrebbe dichiarare? «Da 10 volte di più della media nazionale alla perdita - anche perchè dice Sacchi - i costi fissi di un ristorante sono molto chiari: affitto del locale, tasse e imposte nazionali e locali e il personale e pesano soprattutto nei periodi di crisi. Infatti - prevede Sacchi - la crisi la si leggerà dai numeri delle prossime dichiarazioni perchè soprattutto i grossi esercizi con posti fissi dell'abbassamento dei ricavi stanno risentendo molto».
E a sto punto "ritiriamo in ballo" il "mitico" articolo che tanto ci ha fatto discutere (ed indignare) ultimamente:
Le statistiche sulle dichiarazioni 2008
Sopra i 200.000 euro solo lo 0,2% dei contribuenti
META' SOTTO I 15MILA EURO - Ma al di là dei dati medi, spicca il fatto che la metà dei contribuenti italiani, cioè uno su due, ha dichiarato al fisco meno di 15.000 euro di reddito e che i ricchi con più di 200.000 euro di entrate l’anno sono solo lo 0,2% del totale. Restando nella fascia più bassa di reddito, ci sono differenze significative tra le diverse tipologie di lavoro: così dichiara un imponibile sotto la soglia dei 15 mila euro il 34,8% dei dipendenti, il 22% degli autonomi e il 59% dei pensionati. In ogni caso l’80% dei contribuenti ha dichiarato fino a 26 mila euro l’anno.
SOCIETA' IN PERDITA - Le statistiche del Dipartimento delle Entrate del ministero dell’Economia si soffermano anche sulle dichiarazioni delle persone giuridiche. Ebbene, quasi una società di capitali su due, nel 2008, dichiarava al fisco di essere in perdita. Emerge poi che erano circa 520 mila le società che mostravano un utile, mentre erano 419 mila quelle in perdita. Le società di capitali hanno quasi raggiunto il milione di unità, con una crescita del 2,9% rispetto all'anno precedente, ed oltre un quinto risiedeva in Lombardia. La Lombardia del resto si è confermata regina dei redditi individuali fra le regioni italiane, con una media di 22.460 euro per le dichiarazioni 2008 (relative al 2007), quasi il doppio dei 13.410 della Calabria. Al secondo posto si piazza il Lazio con 21.130 euro in media. Seguono Emilia Romagna (20.450 euro) e Piemonte (20.030 euro). In fondo alla classifica, la Calabria è preceduta, a breve distanza, da Basilicata (14.180 euro di reddito medio dichiarato) e Puglia (14.770 euro), mentre la Sicilia è quartultima a 15.160 euro. Nel 2008 l'imposta media pagata in base alle dichiarazioni dei redditi per le persone fisica è salita a 4.675 euro, con un aumento del 4,4% rispetto ai 4.477 euro dell'anno precedente.
SCONTI ENERGETICI - I contribuenti fino a 15 mila euro hanno pagato poco più del 6% dell'imposta totale, quelli che hanno dichiarato fino a 26 mila euro il 31,6%. I pochi (erano 75.689 di cui 43 mila lavoratori dipendenti) che hanno denunciato più di 200.000 euro hanno invece versato oltre l'8% del totale. Dalle dichiarazioni emerge infine il successo degli sconti fiscali del 55% per il risparmio energetico: sono stati utilizzati da oltre 185.000 contribuenti. Il cuneo fiscale, introdotto nel 2007 sull'Irap, è piaciuto soprattutto alle società più grandi.
13 luglio 2009
da corriere.it
Nessun commento:
Posta un commento