lunedì, ottobre 07, 2013

Differenza "Casa Passiva" - "Edifici energia quasi zero"


Differenze tra Case Passive / Passivhaus 
ed "Edifici a Energia Quasi Zero"
Visti gli sviluppi della normativa europea in materia di efficienza energetica, il tema degli edifici a energia quasi zero è diventato un argomento molto trattato.

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Visti i recenti sviluppi della normativa europea in materia di efficienza energetica, il tema degli Edifici a Energia Quasi Zero è diventato un argomento molto trattato.
In un mercato che tende a mescolare e confondere nomi, definizioni e standard costruttivi, vi proponiamo una riflessione sulla differenza tra una Casa Passiva e un Edificio a Energia Quasi Zero.
Vogliamo in particolare far riferimento all’articolo pubblicato oggi dal blog MyGreenBuildings.org, che invito a leggere: Progettare Edifici ad Energia Quasi Zero: Passivhaus vs Edifici a Energia Zero (Net-Zero Energy Buildings)
L’articolo in sè non propone un approfondimento tecnico sui due diversi standard, e si limita a parlare di energia.[errata corrige: l'articolo fa riferimento anche al comfort]
Nel piccolo del nostro blog, vorremmo portare il nostro contributo in materia, sottolineando la differenza profonda tra una Casa Passiva ed un Edificio a Energia Quasi Zero.
Per quanto riguarda una Casa Passiva, il fulcro attorno al quale verte l’intero progetto è il comfort termoigrometrico per gli utenti, sia per il periodo invernale che per quello estivo, che viene garantito dall’involucro ediliizio. (Nota: in una Casa Passiva, l’impianto di ventilazione meccanica controllata viene considerato come parte dell’involucro).
In un Edificio a Energia Quasi Zero – lo dice il termine stesso – si guarda principalmente al bilancio energetico finale, integrando l’involucro con fonti energetiche rinnovabili. A mio avviso, però, questo approccio perde di vista l’obiettivo principale di una casa: far stare bene le persone che ci abitano.
Ragionare esclusivamente in termini di energia porta a sottostimare problemi e punti critici dell’involucro edilizio, a non risolvere i ponti termici ecc.. L’incontro di AZero dell’anno scorso a Reggio Emilia è stato molto deludente anche per questo motivo, vi invito a leggere le nostre considerazioni.


7 marzo 2013
da emuarchitetti.com



Discussuione presa da linkedin.com
"Faccio riferimento all'articolo pubblicato dal blog MyGreenBuildings.org, che invito a leggere:

http://www.mygreenbuildings.org/2013/03/07/progettare-edifici-ad-energia-quasi-zero-passivhaus-vs-edifici-a-energia-zero.html?awt_l=6y1R2&awt_m=JHreAVlSnJCYj0

L'articolo in sè non propone un approfondimento tecnico sui due diversi standard, e si limita a parlare di energia.

Nel piccolo cerchio di questo gruppo di discussione, vorrei portare il mio contributo sulla differenza profonda tra una Casa Passiva ed un Edificio a Energia Quasi Zero.

Per quanto riguarda una Casa Passiva, il fulcro attorno al quale verte l'intero progetto è il comfort termoigrometrico per gli utenti, garantito dall'involucro ediliizio. (Nota: in una Casa Passiva, l'impianto di ventilazione meccanica controllata viene considerato come parte dell'involucro).

In un Edificio a Energia Quasi Zero - lo dice il termine stesso - si guarda principalmente al bilancio energetico finale, integrando l'involucro con fonti energetiche rinnovabili. A mio avviso, però, questo approccio perde di vista l'obiettivo principale di una casa: far stare bene le persone che ci abitano.

Ragionare esclusivamente in termini di energia porta a commettere errori di progettazione, a non risolvere i ponti termici ecc.."

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