Studi professionali, dal 1° gennaio
2014 dovranno avere il POSCon le misure antievasione del Decreto Sviluppo bis il cliente potrà pagare anche con moneta elettronica gli importi inferiori a 1000 euro
Dal 1° gennaio 2014 tutti gli studi professionali saranno costretti a dotarsi di POS (Point of Sale) poichè dovranno accettare pagamenti dai clienti anche per via elettronica.
È questa una delle misure previste dal DL 179/2012 (cosiddetto sviluppo bis) convertito, nel dicembre 2012, nella L 221/2012 recante ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese.
Con il POS i professionisti (ingegneri, architetti, geometri ecc.) potranno leggere carte di debito (bancomat), carte di credito e carte prepagate e accreditare l’importo dovuto direttamente in conto corrente.
Un prossimo decreto interministeriale stabilirà gli eventuali limiti di importo, le modalità e i termini dei pagamenti in relazione ai soggetti interessati; lo stesso decreto potrà disporre l’estensione degli obblighi ad ulteriori strumenti di pagamento elettronici, anche con tecnologie mobili.
L’utilizzo dei sistemi di pagamento elettronici è stato introdotto come una misura per contrastare l’evasione fiscale, grazie una maggiore tracciabilità dei pagamenti.
A tal riguardo, il Dlgs 231/2007 in materia finanziaria aveva già imposto il divieto di trasferimento di denaro contante o titoli per somme maggiori o uguali a 1000 euro
23 agosto 2013
1 commento:
L'obbligatorietà del POS, sostanzialmente, dovrebbe essere stata introdotta al fine di consentire, ad i POTENZIALI clienti, il pagamento tramite carte prepagate, carte di credito e bancomat. La praticità, intesa come comodità e 'beneficio' per le attività, e per gli acquirenti, si verificherà però in un numero limitato di attività. Difficilmente un utente, che si reca da un professionista, si presenta subito disposto al pagamento 'immediato'. Ma, in ogni caso, salvo cambi di rotta e possibili varie eccezioni, sarà necessario adeguarsi.
Uno dei problemi principali dei POS classici attuali, è che prevedono costi fissi di abbonamento per il professionista; senza dimenticare poi le percentuali sulle transazioni effettuate.
Un'agevolazione, sia dal punto di vista pratico che economico, può essere fornito da sistemi POS alternativi; questi non richiedono costi di abbonamento, ma solamente il pagamento di una piccola percentuale sulla transazione.
Una valida alternativa, che consente di ottemperare alle richieste di 'trasparenza', è quella fornita dal pagamento online.
Questi possono essere strutturati in vari modi, e possono essere integrati al proprio, eventuale, sito web, o meno.
Anche in questo caso richiedono l'appoggio ad una struttura finanziaria; ma le opzioni sono più numerose e, spesso, con costi più contenuti.
Un esempio su tutti è PayPal.
La stessa PayPal, sempre più leader nel settore del commercio online, ha prodotto un sistema di pagamento tramite vero e proprio POS. Il lettore viene collegato direttamente al cellulare, e con una semplice app, mette in grado di ricevere i pagamenti come con un classico POS. Con il vantaggio che non vi sono costi fissi, se non le commissioni che PayPal già applica normalmente sulle proprie transazioni.
Spero che queste info possano essere di aiuto.
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