lunedì, agosto 26, 2013

Documento INAIL su legionella



INAIL: rischio legionellaFactsheet sul rischio di esposizione ai batteri della Legionella
Dal portale INAIL è possibile scaricare un documento dal titolo: Rischio di esposizione a Legionella spp. in ambienti di vita e di lavoro, dal quale è possibile ricavare molte informazioni utili (i batteri, gli effetti sull’uomo, i fattori di rischio e le misure di prevenzione) per riconoscere e prevenire questa patologia ancora troppo poco conosciuta.

Questa forma di polmonite, che può sfociare nella Febbre di Pontiac’ o nella ‘Malattia dei Legionari, è causata dal batterio Legionella pneumophila e da altri batteri che attraverso l’inalazione di aerosol raggiungono gli alveoli polmonari. Più piccole sono le particelle d’acqua disperse più sarà facile che i batteri raggiungano le basse vie respiratorie, il contagio però può avvenire attraverso particelle di polvere derivate per essicamento dell’aerosol.

Tra gli agenti biologici riconosciuti nell’Allegato XLVI del D.Lgs 81/2008, tutti i batteri appartenenti al genere Legionella vengono classificati nel 2° gruppo di rischio, non a caso l’Organizzazione Mondiale della Sanità (OMS) tiene sotto speciale sorveglianza le manifestazioni delle patologie ad essi correlati.

Le attività lavorative più esposte troviamo la manutenzione e la pulizia degli impianti di condizionamento e delle torri evaporative, ma non solo, diversi casi sono stati registrati tra i dentisti, i minatori e i giardinieri.
Inoltre le analisi microbiologiche effettuate nell’acqua degli impianti per il lavaggio di parti meccaniche nelle industrie automobilistiche, nelle vasche di raffreddamento e lavaggio di prodotti vegetali, nelle vasche di aereazione per il trattamento di acque reflue e molti altri hanno confermato la presenza del batterio.

Queste sono le fonti di rischio riscontrabili in ambito lavorativo, ma nella quotidianità possiamo venire a contatto con i batteri della legionella in tutti i sistemi che possono produrre aerosol, tra i quali: rubinetti, diffusori delle docce, impianti di condizionamento, piscine e fontane.
È quindi necessario prestare molta attenzione a questa malattia che sta tutt’altro che scomparendo, conoscendo tutti i fattori di rischio ed adottando tutte le necessarie misure di prevenzione.

 
 

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