sabato, maggio 22, 2010

Appena la macchina si fermò, col fiato mozzo balzai fuori seguita da Beatrice. E, forse perchè mi aspettavo di vederlo dall'alto come prima, dovetti alzare gli occhi per trovare quel cielo liquido rovesciato che fuggiva calmo verso una libertà sconfinata. Grandi uccelli bianchi scivolavano in quella vertigine di vento. I polmoni liberati s'aprivano e per la prima volta respiravo. Per la prima volta lagrime di riconoscenza mi scendevano sulle labbra. O era il sapore arso e forte di quel vento che si chinava sulla mia bocca a baciarmi? GOLIARDA SAPIENZA, L'arte della gioia

2 commenti:

Giangi ha detto...

Dove hai immortalato tutti questi kite?

gigì ha detto...

Spiaggia di Scheveningen, vicino vicino a casa!