martedì, ottobre 20, 2009
Ci si chiede, con qualche timore: voteranno le donne alle primarie? Le donne, che hanno avuto diritto di votare in ritardo rispetto agli uomini. Le donne, che hanno decretato il successo della Democrazia Cristiana nel primo dopoguerra perché in molte credevano in Dio e della sinistra nei primi anni settanta perché il femminismo dialogava con la sinistra (faticosamente) ma non certo con il centro. Voteranno alle primarie del Pd anche se non c’è una donna fra i candidati? Il messaggio è ben chiaro: il femminile di segretario, è “segretaria”: una che scrive sotto dettatura, prende gli appuntamenti, risponde al telefono: “Le passo il Capo”. Eppure voteranno. Presumubilmente voteranno Ignazio Marino, perché, candidato maschio per candidato maschio, almeno Marino si batterà perché le donne possano continuare a scegliere se diventare madri o no, con un legale intervento chiururgico oppure con la RU 486. Perchè possano diventare madri con l’aiuto della scienza. Perché la loro serenità non sia immolata sull’altarino occulto degli scambi di indulgenze con i padroni del “voto cattolico”. Perché l’onorevole Binetti si ricongiunga, finalmente, ai suoi. Che non sono “i nostri”. Se vincerà Marino e si scoprirà che la stragrande maggioranza dei suoi sostenitori appartiene al “secondo sesso” sarà un bel segnale. Per esempio che le donne contano. Di nuovo, come quando hanno scoperto, trent’anni fa, che potevano contare. Sarà una prova generale. Accordare gli strumenti, accordarsi, provare i tempi e i movimenti. In vista della sera della prima. Alle prossime elezioni politiche. Quando tutte le donne di sinistra, di centro e anche di destra, tutte le donne che si sono sentite offese, discriminate, ridotte alle deprimenti categorie di “ “scopabili” e “ non scopabili” si riverseranno sulle urne come un’ onda in piena e travolgeranno Silvio Berlusconi, liberando il nostro Paese. Avanti, Sorelle d’Italia! LIDIA RAVERA
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2 commenti:
Devo ricordarmi di suggerire alla Ravera il neologismo: "orizzontabili".... "scopabili" ormai fa veramente fin de siècle.
Cmq, favoletta per i bambini del 2020: 14 anni fa esisteva un partito nuovo, bada bene, bel bambino, non un nuovo partito ma un partito nuovo, fortemente voluto da un certo Walter. No bel bambino non la metafora della Litizzetto, un Walter in carne ed ossa.
Poi il 26 di ottobre del 2009 hanno eletto Bersani segretario e si sono divisi saggiamente in 2 o 3 partiti (ora non ricordo bene), assicurando al nostro amato attuale presidente altri 20 anni di dominio incontrastato...
Grazie a Silvio.
.................. continua........(fino a quando???)
Non sarò donna, ma tra i 3 ankio andrei con Marino.
Al di la di chi verrà eletto, il problema rimane che cmq anche a sto giro non ne uscirà una figura forte che con un programma ben definito possa creare una alternativa credibile a Silvio...
Dopo ci si chiede x' un ragazzino tesserato PD propone una pallottola come unica soluzione x liberarsi del berlusca: se i dirigenti che dovrebbero esser la guida del partito sono questi... temo che Giangi non sbaglierà di molto...
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