Credo che nessuno si lamenti, tranne i suoi cari, in fondo era un soldato la morte, sia riceverla che darla, fa parte dei rischi del mestiere, però credo che per il sacrificio che compiono meritino rispetto e, giustamente, tutti gli onori quando tornano (vittoriosi o sconfitti) e in particolare se lo fanno in una cassa di pino e avvolti nel tricolore.
Non ho capito bene se la vignetta fosse ironica o denigratoria. In ogni caso massimo rispetto a chi esegue ordini che magari non condivide, in posti che nessuno conosce, pagato ma non in proporzione a quanto rischia e ai sacrifici che fa. Si può discutere "missione in Afghanistan" si o no, efficacia del peace keeping e tutto il resto. Ma gli uomini in mimetica (se in missione, non dietro a qualche scrivania) sono quelli che davvero rischiano la pelle per gli stupidi giochi di Risiko dei politicanti. Onore ai caduti, critiche e polemiche dedichiamole a chi ce li ha mandati.
Riguardiamola insieme. Sembra che NON parli alla sua mano. Sembra che non indirizzi al singolare. Però magari mi sbaglio io e anche le vignette di Vauro prendevano in giro i morti...
Infatti quelle di Vauro sull'Abruzzo non erano riflessive ma decisamente offensive... Io questa l'ho letta così: la morte parla ai militari caduti. Ora se la frase è rivolta, come credo, con senso ironico (di prestigio il singolo soldato non ne ha proprio) allora ci può stare. Il succo della vignetta sarebbe "Si muore per niente". Se invece fosse rivolta "agli italiani in generale", e non ci avevo pensato, allora si può leggerla con lo stesso senso ironico: "Fate tanto i belli che siete in Afghanistan a portare la democrazia, se vi prendo un giovane ogni tanto non è poi esosa come richiesta". Come dicevo prima: i politici cravattati giocano a Risiko/Monopoli, e certa gente muore.
Il discorso mio era invece leggermente diverso. Un soldato professionista in missione all'estero sa a cosa va incontro, il Paese che ha deciso di servire pure. I familiari e gli amici un pò meno, e probabilmente sono gli unici che si lamentano... La vignetta di Vauro vuole banalizzare il senso di stima e riconoscimento della Nazione per un suo caduto o il dolore dei parenti?
Questo è Staino, e secondo me non parla nè al caduto nè ai parenti, più vicino Lucio, ma è la mia interpretazione (idema per Vauro, che secondo me guardava proprio "dal di qua" del cimitero, ma è ancora la mia opinione...)
Non capisco perchè sia ipocrita onorare i soldati caduti. Boh.. trovo la vignetta fuori luogo (e col fastidioso compiacimento dei genitori quando dicono "tel'avevo detto"), non offensiva, ma semplicemente fuori luogo, come rimproverare qualcuno per una lacrima di dipiacere.
7 commenti:
Credo che nessuno si lamenti, tranne i suoi cari, in fondo era un soldato la morte, sia riceverla che darla, fa parte dei rischi del mestiere, però credo che per il sacrificio che compiono meritino rispetto e, giustamente, tutti gli onori quando tornano (vittoriosi o sconfitti) e in particolare se lo fanno in una cassa di pino e avvolti nel tricolore.
Non ho capito bene se la vignetta fosse ironica o denigratoria.
In ogni caso massimo rispetto a chi esegue ordini che magari non condivide, in posti che nessuno conosce, pagato ma non in proporzione a quanto rischia e ai sacrifici che fa.
Si può discutere "missione in Afghanistan" si o no, efficacia del peace keeping e tutto il resto. Ma gli uomini in mimetica (se in missione, non dietro a qualche scrivania) sono quelli che davvero rischiano la pelle per gli stupidi giochi di Risiko dei politicanti.
Onore ai caduti, critiche e polemiche dedichiamole a chi ce li ha mandati.
Riguardiamola insieme. Sembra che NON parli alla sua mano. Sembra che non indirizzi al singolare. Però magari mi sbaglio io e anche le vignette di Vauro prendevano in giro i morti...
Infatti quelle di Vauro sull'Abruzzo non erano riflessive ma decisamente offensive...
Io questa l'ho letta così: la morte parla ai militari caduti.
Ora se la frase è rivolta, come credo, con senso ironico (di prestigio il singolo soldato non ne ha proprio) allora ci può stare. Il succo della vignetta sarebbe "Si muore per niente".
Se invece fosse rivolta "agli italiani in generale", e non ci avevo pensato, allora si può leggerla con lo stesso senso ironico: "Fate tanto i belli che siete in Afghanistan a portare la democrazia, se vi prendo un giovane ogni tanto non è poi esosa come richiesta".
Come dicevo prima: i politici cravattati giocano a Risiko/Monopoli, e certa gente muore.
Il discorso mio era invece leggermente diverso. Un soldato professionista in missione all'estero sa a cosa va incontro, il Paese che ha deciso di servire pure.
I familiari e gli amici un pò meno, e probabilmente sono gli unici che si lamentano... La vignetta di Vauro vuole banalizzare il senso di stima e riconoscimento della Nazione per un suo caduto o il dolore dei parenti?
Questo è Staino, e secondo me non parla nè al caduto nè ai parenti, più vicino Lucio, ma è la mia interpretazione (idema per Vauro, che secondo me guardava proprio "dal di qua" del cimitero, ma è ancora la mia opinione...)
Non capisco perchè sia ipocrita onorare i soldati caduti. Boh.. trovo la vignetta fuori luogo (e col fastidioso compiacimento dei genitori quando dicono "tel'avevo detto"), non offensiva, ma semplicemente fuori luogo, come rimproverare qualcuno per una lacrima di dipiacere.
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