Ecco cosa prevede il provvedimento che il consiglio
dei ministri affronterà venerdì prossimo
EDILIZIA POPOLARE - Il piano, concordato con le Regioni, prevede 550 milioni per l'edilizia popolare. Le abitazioni saranno date in affitto con diritto di riscatto. I primi interventi prevedono la costruzione di circa 5.000-6.000 alloggi.
AUMENTO DELLE CUBATURE - E' previsto un aumento delle cubature, pari al 20%, delle costruzioni esistenti. E' prevista la possibilità di abbattere edifici vecchi (realizzati prima del 1989), non sottoposti a tutela, per costruirne nuovi con il 30% di cubatura in più. Qualora si utilizzino tecniche costruttive di bioedilizia o che prevedano il ricorso ad energie rinnovabili l'aumento della cubatura è del 35%. Questi interventi dovranno rispettare le norme sulla tutela dei beni culturali e paesaggistici e non potranno riguardare edifici abusivi.
SCONTI FISCALI - Sono poi previsti sconti fiscali: il contributo di costruzione sugli ampliamenti sarà infatti ridotto del 20% in generale e del 60% se l'abitazione è destinata a prima casa del richiedente o di un suo parente fino al terzo grado.
da corriere.it
nel senso, che se veramente danno incentivi per abbattere case vecchie (quelle fatte tra gli anni 50 e gli anni 80 non sono di certo "storicamente&estiticamente" di pregio e soprattutto in esse si ha uno spreco di energia incredibile) e costruirne di nuove (che devono quindi rispettar tutte le norme attuali...) è una cosa positiva sia per il settore edile (=lavoro), ma anche dal punto di vista ambientale (non si "cementizzano" nuove aree e si creano edifici che "consumano" molta meno energia).
Se invece viene applicata "male", le critiche che sono già state avanzate da più parti son più che giustificate.
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