lunedì, gennaio 14, 2008

SLAVINA a Collio!!!!

La tragedia sopra il Passo del Maniva: investite 11 persone, 7 salve
Marilleva, muore uno sciatore: schiacciato dalla neve contro un albero
Slavina travolge motoslitte 3 morti, uno gravissimo nel bresciano
Erano almeno a due chilometri dalle piste. "Ci vogliono regole". Protezione civile,
allerta meteo. Rischio valanghe in Val D'Aosta, passi chiusi in Trentino Alto Adige


BRESCIA - Tragedia nel bresciano: una slavina si è staccata nel pomeriggio sopra il passo del Maniva (Brescia), in località Dosso dei Galli, a più di duemila metri di altezza. La neve ha travolto 11 persone su dieci motoslitte: tre sono morte, sette si sono salvate. L'ultima, che risultava dispersa, è stata trovata viva intorno alle 21: è in condizioni molto gravi, ed è stata ricoverata in rianimazione. Le vittime sono tutte di Bagolino, un comune dell'alta Valsabbia: Andrea Brizzolari, Paolo Zanetti e Fausto Plodari. Il ferito, ricoverato in ospedale in gravissime condizioni, è Fausto Giusteri di Lumezzane (Brescia).

Il bilancio si è progressivamente aggravato dopo le prime notizie arrivate intorno alle 17. Le vittime sono tutte persone della zona, maggiorenni, che stavano facendo un'escursione dal Maniva al passo Crocedomini.La neve li ha investiti intorno alle 16:30 quando si erano fermati.

"La zona dove si è staccata la slavina è lontana un paio di chilometri dal comprensorio sciistico e dalle piste" spiega al telefono a Repubblica. it Pierfranco Tanghetti, direttore della scuola di sci Tre Valli Collio, sul monte Maniva. Si tratta di escursionisti privati, che con la scuola di sci non avevano alcun legame, chiarisce. "Erano fuori pista, in aperta montagna e qui nei giorni scorsi ci sono state forti nevicate" dice ancora Tanghetti. Con la neve pesante, il rischio di slavine aumenta, senza contare che le condizioni atmosferiche non sono delle migliori. "Oggi in zona c'era molta nebbia, ha piovuto molto e in quota nevica" dice Tanghetti.

Le ricerche sono proseguite fino a tarda serata, con l'uso di cellule fotoelettriche per illuminare la zona dei soccorsi, ampia ma abbastanza circoscritta, ha spiegato il tenente colonnello dei carabinieri di Brescia Mauro Valentini. "Una delle difficoltà è che la zona è piuttosto isolata ed accessibile solo dalla Val Trompia, quindi i soccorsi sono potuti giungere solo da quella direzione".

Le persone recuperate in vita sono in condizioni buone, sono tutte in grado di parlare e ricordano perfettamente quello che è successo. La loro testimonianza è stata fondamentale per dirigere i soccorsi. "Sono state investite dalla slavina solo in maniera marginale, e sono riuscite a dare l'allarme" ha detto ancora Valentini. Sul posto è intervenuta la protezione civile, insieme al Cai e al 118.

Dopo l'ennesimo incidente, oggi il portavoce dell'associazione Mountain Wilderness (MW) ricorda che "nessuna norma regolamenta e tutela chi dispone di motoslitte. E questo deve portare i nostri parlamentari a riflessioni non marginali", ha dichiarato Luigi Casanova. "Nonostante si stimi la presenza sulle montagne italiane di almeno 40.000 di questi veicoli a motore il Codice della strada italiano le ignora - sottolinea Casanova -. Per il nostro paese la motoslitta non esiste. Sono quindici anni che Mountain Wilderness sollecita il Parlamento ad inserire nel Codice della Strada questo veicolo". Senza questo passaggio, non è possibile per le autorità imporre alcun tipo di divieto o regolamentazione dell'uso.

Ieri una valanga ha provocato la morte di due diciassettenni a Livigno, in Val Federia, mentre erano impegnati in una discesa in snowboard. I due amici sono stati travolti mentre scendevano fuoripista. Ad avvisare il pronto soccorso alpino altri due amici che hanno assistito alla scena restando parzialmente coinvolti dal distacco della parete di neve, ma senza rimanere feriti.

Val di Sole.
Sempre oggi uno sciatore ha perso la vita in tarda mattinata dopo essere stato travolto da una slavina che lo ha schiacciato contro un albero in Val di Sole, ad oltre 2 mila metri di quota, nel complesso di Marilleva nel Trentino. La vittima è un uomo di 50 anni originario di Piacenza. L'uomo è stato raggiunto dal Soccorso Alpino ma è morto sul colpo e la salma è stata trasferita in elicottero nella camera mortuaria di Commezzadura.

La tragedia è avvenuta poco dopo mezzogiorno; l'uomo in compagnia di un amico ha affrontato il fuori pista sulla pista del 'Dos dela pesa'. Sembra che i due sciatori con i loro spostamenti abbiano provocato una valanga. La slavina ha trascinato verso valle il 50enne, facendogli sbattere la testa contro un larice.

Timore valanghe. L'allarme maltempo rimane alto al Nord: le abbondanti precipitazioni nevose hanno aumentato il rischio di valanghe in Val D'Aosta e Piemonte e la protezione civile ha lanciato un allerta meteo per le prossime ventiquattrore. Sono molte le auto rimaste bloccate oggi sulle Dolomiti e sono stati chiusi quasi tutti i principali passi del Trentino Alto Adige, alcuni anche in Veneto.

13 gennaio 2008
da repubblica.it


1 commento:

Anonimo ha detto...

Sono morti tutti e quattro...