Mostra sulla cacca...

Ravenna si divide sulla “cacca”

La cacca, ecco cosa ci voleva per fare discutere una città dove anche sui grandi problemi spesso ci si arena in sottili distinguo, ma non si arriva quasi mai a nette contrapposizioni, a quelle salutari battaglie di idee che sono alla base della dialettica.
Stiamo parlando della mostra “Storia naturale dell'innominabile: 'la cacca'” in programma nella chiesa di S.Domenico in via Cavour a Ravenna fino al prossimo 18 giugno, a cura della Associazione didattica museale-Museo civico di storia naturale di Milano e Editoriale Scienza con la partecipazione tra gli altri di Hera e del Comune di Ravenna. Una mostra che ha fatto gridare allo scandalo da parte di un certo “benpensantismo” forse un po' troppo zelante nell'occasione e che ha visto la protesta garbata, ma ferma, della Curia (proprietaria dell'edificio concesso in comodato al Comune per uso espositivo).
E allora parliamone di questa cacca, come del resto ne hanno parlato S. Agostino e S. Francesco, ma anche Seneca e Boccaccio, Joyce e Flaubert, e cento altri che non temevano ipocrisie fuori luogo.
La mostra ospitata a S.Domenico è tratta da un libro dal titolo omonimo di Nicolas Davies, illustrato da Neal Layton (vincitore del Premio Andersen per la divulgazione scientifica e del Premio Legambiente) pubblicato in più edizioni nel mondo intero e apprezzato da migliaia di bambini e adulti, un libro che molto probabilmente chi ha gridato allo scandalo ignora totalmente.
Questa polemica, per fortuna presto ridimensionata, ha un sapore antico, oscurantista, che ha sorpreso per i toni e i modi insoliti.
Ma quello che più preoccupa è che nessuno dei detrattori ha pensato di mettersi dal punto di vista dei bambini, dalla loro parte una volta tanto che si parla di un argomento che ne ha catturato subito l'attenzione (basta visitare la mostra per rendersene conto) e che affronta l'argomento con il giusto approccio metodologico, con documentate informazioni scientifiche che nulla hanno a che vedere con apprezzamenti e risatine imbarazzate.
Come del resto gli organizzatori sottolineano in una nota informativa: “niente trash o sciocco umorismo, quindi, ma la vera soddisfazione intellettuale che viene dal conoscere qualcosa che i più... sanno solo fare”.

25/05/2007