venerdì, luglio 13, 2012

Snag films


Snag films lo streaming gratuito
di documentari e film d'essai

Non si vive di solo YouTube. O di Hulu e Netflix, nelle aree dove i loro servizi sono disponibili (ovvero Stati Uniti e Giappone per Hulu, Stati Uniti, Canada e America Latina per Netflix). Dietro i colossi del free e pay streaming, negli ultimi 2-3 anni hanno consolidato la loro presenza una nutrita schiera di videoportali on demand alternativi, sia di impostazione generalista – si pensi a Vimeo, Dailymotion e blip.tv – che verticale e tematica, dalle clip comiche di Break.com e FunnyOrDie ai tutorial di eHow e 5min fino ad arrivare a specialisti del cinema d’autore come Fandor o Popcornflix.

Tra questi ultimi, va rapidamente conquistando posizioni SnagFilms, fondato a Washington 3 anni da Richard Allen, già responsabile delle attività cinematografiche di National Geographic, e dal ricchissimo pioniere dei new media Ted Leonsis, ex-presidente di AOL.

La mission di SnagFilms è di fornire una piattaforma distributiva digitale all’universo del cinema indipendente. Una piattaforma peraltro globale, liberamente accessibile da qualsiasi territorio, con un e-magazine “gemello” a cornice informativa (lo storico indieWIRE, online dal 1996 e acquistato da Snag nel 2008).

Se in origine questo significava solo e soltanto documentari, l’ambito operativo della società di Allen e Leonsis si è esteso ad abbracciare l’intero spettro della produzione di Settima Arte, purchè estranea ai circuiti delle major. Sono state così aggiunte al catalogo 400 pellicole cosiddette “narrative”, per intenderci il classico film con trame e personaggi immaginari, ai 2.300 documentari presenti in archivio. Del resto, si chiede Allen, «I blockbuster di Hollywood si trovano ormai dappertutto online; perché i migliori titoli indipendenti non dovrebbero essere altrettanto ubiqui?».

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La library di Snag, in ottima parte disponibile per la fruizione anche in Italia, si può guardare in streaming gratuito sia dal sito ufficiale, sia embeddata su oltre 110.000 siti, blog e pagine Facebook partner commerciali (sempre con il classico player stile YouTube), nonchè attraverso una pletora di device nell’immenso ecosistema dell’audiovisivo multischermo.

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23 settembre 2011
da next-tv.it


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