
in Cascina Cattafame
"A bunch of crazy people"
Per effettuare la conversione da ODS a XLS:
1) Vai alla pagina http://viewer.zoho.com/converter
2) Clicca sul bottone SCEGLI FILE per selezionare il file ODS da convertire
3) Seleziona il formato di conversione e clicca su CONVERT
Una volta premuto su CONVERT partirà il download del tuo file XLS appena convertito e pronto da essere visualizzato tramite EXCEL.
Formati supportati da ZOHO:
Microsoft Office: doc, docx, xls, xlsx, ppt, pptx, ppsDa 1 euro, 2 euro, 5 euro e offerta libera!
Invitate amici e conoscenti per una scorpacciata libresca da non perdere!!!
Il ricavato servirà a sostenere iniziative di promozione alla lettura o attività organizzate dall'associazione.
I libri ci sono stati generosamente forniti da: membri dell'associazione stessa, inoltre
BIBLIOTECA CARLO FILIPPINI DI GARDONE E SISTEMA BIBLIOTECARIO DI VALLE TROMPIA.
Grazie! Partecipate! Divulgate!
Università degli studi di Bari, facoltà di ingegneria. Il prof ha modi cortesi, una voce suadente e usa sempre il più classico degli inviti a sostenere quell’esame (tra i più complessi nel percorso di studio) in tutta tranquillità. Alla seconda bocciatura di fila però, l’appuntamento per l’interrogazione non è più nell’aula, ma nell’ufficio del docente, preferibilmente il pomeriggio, al riparo da eventuali occhi indiscreti.
Per una studentessa in ritardo con gli studi, può essere l’occasione per liberarsi facilmente di una materia particolarmente ostica. Del resto il professore dice a tutte che lo fa con spirito paterno. Qualcuna accetta, qualcun’altra no. Tutte, bene o male, capiscono subito di che cosa si tratta. Così, la voce corre nei corridoio nel del campus universitario. Da un po’ di tempo si sentono racconti di alcune ragazze indignate dalle attenzioni morbose che avrebbero subìto tutte dallo stesso insegnante.
AVVERTITO IL RETTORE - La voce è arrivata fino al rettore del Politecnico, Nicola Costantino, che ha scritto una lettera al sospettato, invitandolo ad osservare la massima correttezza e trasparenza nei rapporti con gli studenti (e le studentesse). In particolare, scrive la Gazzetta del Mezzogiorno, il rettore ha ricordato al docente che gli esami devono tenersi pubblicamente, dinanzi ad una regolare commissione, e non nelle stanze personali dei docenti. A buon intenditor, poche parole. "Ho appreso le notizie indirettamente – spiega Costantino – e non dalle studentesse interessate, pertanto ho ritenuto opportuno inviare al docente in questione una comunicazione informale. Se avessi, invece, ricevuto denunce circostanziate direttamente dalle ragazze – aggiunge il rettore – avrei girato la segnalazione alla procura della Repubblica".
PROPOSTE SESSUALI ESPLICITE - Del resto, i bene informati nella facoltà di Ingegneria sanno che per un pelo è stato evitato uno scandalo, quest’estate, quando una studentessa aveva tutta l’intenzione di rivolgersi ai carabinieri per incastrare il professore che le aveva fatto, a suo dire, proposte sessuali esplicite per aiutarla a superare un esame complicato. Per prevenire episodi simili, il Politecnico ha inserito nel suo codice etico, emanato qualche giorno fa dal rettore, una norma apposita contro gli abusi sessuali nella comunità universitaria. "Considerato il ruolo educativo del Politecnico – è scritto nel documento – assumono particolare gravità gli abusi o le molestie sessuali nei confronti di studenti o di quanti sono in attesa dell’accesso, dell’impiego, della promozione, dell’avanzamento di carriera".
Il codice etico, annunciato da tempo ma più volte rinviato, contiene in realtà una serie di norme di comportamento a cui i docenti, gli studenti e il personale tecnico amministrativo devono attenersi. È vietato, per esempio, favorire i propri parenti, fino al quarto grado, nei concorsi pubblici o nelle altre procedure di selezione per le assunzioni dei docenti, mentre manca un analogo divieto per il personale tecnico e amministrativo. Per i dipendenti infedeli sono previste sanzioni, che vanno dal richiamo formale alla sospensione dal servizio per tre anni. I professori troppo premurosi (con le studentesse) sono avvisati
Il 1° settembre il Consiglio dei Ministri ha approvato il testo del decreto legislativo che introdurrà alcune novità destinate ad armonizzare e semplificare tutti i procedimenti civili riducendoli essenzialmente a tre riti: quello per le controversie nei rapporti di lavoro, quello sommario di cognizione e quello ordinario di cognizione. In questo ambito rientrano anche i ricorsi al giudice di pace con i quali il cittadino può opporsi alla richiesta di pagare una sanzione amministrativa per aver violato il Codice della Strada.
L’obiettivo dichiarato è quello di scoraggiare il cittadino a opporsi a una sanzione. Il dimezzamento dei tempi è solo l’ultimo tentativo. Il primo era stato l’introduzione, nell’estate del 2010, di un contributo obbligatorio di 33 euro per presentare istanza al giudice di pace (quello al prefetto rimane gratuito). Nel luglio di quest’anno il balzello è stato aumentato a 37 euro, il cui costo, quindi, equivale più o meno all’importo delle sanzioni meno gravicontro le quali non vale dunque la pena di opporsi. Insomma, anche se il contributo unificato è uno strumento il cui potere di deterrenza è attenuato dal fatto che può essere rimborsato in caso di vittoria nel procedimento di opposizione, è evidente che lo Stato ha pensato a una sorta di “franchigia” sulle contravvenzioni concettualmente simile a quella in vigore nel mondo delle assicurazioni dove, qualora sia prevista, l’assicurato è di fatto costretto a pagare di tasca propria i danni più lievi di importo inferiore alla franchigia stessa.
Treviso "elegge" il giudice dei record. Parti offese, reati e procedimenti penali affrontati in tempi da manuale per il giudice Angelo Mascolo. Sessantanove udienze in un giorno, anzi in tre ore. Tutte convocate alle nove del mattino. E a quell'ora la folla di fronte all'aula del pian terreno era composta di avvocati, testimoni, qualche pm, ufficiali di polizia giudiziaria. Poi, dal primo all'ultimo, senza un attimo di respiro, il magistrato ha iniziato ad aprire e chiudere le udienze.
A mezzogiorno e un quarto, poco più di tre ore dopo, era tutto finito: una trentina di rinvii e altrettante scelte di rito alternativo (nessuna vera udienza, dunque) e la giornata era passata in archivio. Subito dopo, Mascolo sorrideva con la cartellina sottobraccio e a chi l'ha fermato nei corridoi complimentandosi per il record - in 195 minuti aveva appena celebrato 69 udienze, in media poco meno di tre minuti ciascuna - lui ha risposto facendo spallucce: "Cosa volete che faccia, altrimenti?".
INFURIATO IL PRESIDENTE DEL TRIBUNALE - Il caso del giudice record, raccontato dal Corriere Veneto, ha creato però una serie di polemiche sulla "facilità" della giustizia. Una malattia silenziosa che certo non riguarda solo il tribunale di Treviso e che ha scatenato le ire del presidente del tribunale Giovanni Schiavon più e più volte: le lacune nel personale. La provincia di Treviso ha più di 800.000 residenti, ma solo 34 sono i magistrati in organico e 28 quelli effettivi, una delle peggiori situazioni a livello nazionale.
E la polemica ora è diventata anche politico. Simonetta Rubinato (Partito Democratico) è arrivata a portare il caso trevigiano all'attenzione del parlamento. Inutilmente.