Brescia: Denuncia per lottizzazione abusiva a 17 tra costruttori, proprietari e funzionari pubblici
«Sono troppo vicine alla casa di D' Annunzio» A Gardone la Finanza sequestra cinque ville
L' accusa: Le costruzioni in spregio alle norme regionali e decreti che tutelano il patrimonio monumentale
«Sono troppo vicine alla casa di D' Annunzio» A Gardone la Finanza sequestra cinque ville
L' accusa: Le costruzioni in spregio alle norme regionali e decreti che tutelano il patrimonio monumentale
GARDONE RIVIERA (Brescia) - Sigilli a cinque ville con vista sul Vittoriale, dal valore complessivo di circa 10 milioni di euro. Abitazioni di lusso - con piscina e belvedere sul lago - vicine, troppo vicine, alla casa del poeta Gabriele D' Annunzio. Ed è per questo che la Guardia di Finanza ha sequestrato anche un' area di 83mila metri quadrati, oltre a denunciare 17 persone: 11 tra costruttori, proprietari e direttori dei lavori per lottizzazione abusiva e 6 funzionari pubblici per abuso e omissione in atti d' ufficio. Questo perché la costruzione è avvenuta, almeno formalmente, con tutti i permessi necessari solo che quelle autorizzazioni non potevano essere rilasciate poiché violano le norme che tutelano i beni monumentali. Inoltre due delle ville sono state autorizzate nonostante il vincolo di inedificabilità assoluta deciso nel 2001, con apposito decreto del ministero dei Beni Culturali, proprio per preservare in modo specifico il Vittoriale e le sue bellezze. Scorgere una villetta affacciandosi dalla nave Puglia (annessa ai giardini del poeta), era di certo una nota stonata paragonabile agli scempi fatti nella siciliana valle dei templi.
Stando a quanto accertato dagli inquirenti sembra che il Comune di Gardone Riviera, dal 2003 al 2005, abbia trasformato la destinazione d' uso di una vasta zona, detta la Traina - adiacente alla casa donata agli italiani dal Vate - autorizzando in poco tempo la costruzione delle lussuose ville tutto in spregio a norme Regionali e decreti ministeriali che tutelano beni paesaggistici e monumentali. Tra le ipotesi anche quella che i permessi siano stati agevolati dall' alterazione della documentazione, ossia una «stiracchiatura» delle mappe (assooooooo, hanno "barato" in autocad come si faceva per gli esami pattoni a inge?!?!?!dei geni... ) in cui le zone tutelate diventavano sempre più piccole o comunque non combaciavano con le reali misure delle aree riportate. Dunque, su una zona che doveva essere particolarmente tutelata per il suo forte interesse culturale, storico, ambientale e paesistico, è stata permessa un' espansione edilizia speculativa e per nulla rispettosa dell' ambiente. Ai danni delle costruzioni in sé vanno aggiunti quelli sul patrimonio arboreo. In poche parole: per realizzare le ville e una strada per collegarle, sono stati abbattuti molti alberi, senza contare che una potatura indiscriminata ha ridotto gli ulivi della zona a nudi tronchi. Le indagini della Guardia di Finanza sono il frutto di un' operazione mirata proprio alla tutela dei beni ambientali, paesaggistici e monumentali. Maddalena Brunetti
26 novembre 2008
da corriere.it
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