lunedì, novembre 10, 2008

Decreto Università

Previste anche misure per i giovani aspiranti ricercatori e borse di studio per studenti
Università: il governo vara decreto

La Gelmini: «Non ci sarà il blocco dei concorsi. Cambierà, il meccanismo per composizione commissioni»

ROMA - «Il Cdm ha varato le linee guida per l'universitá e ha approvato anche un decreto legge. Preciso subito che si tratta di due documenti distinti.
Le linee guida rappresentano un documento programmatico e di legislatura, che offriamo al dibattito con il mondo accademico ma che sará oggetto di discussione anche in Parlamento, nelle commissioni e in Aula». A sottolinearlo è stato il ministro della Pubblica istruzione Mariastella Gelmini in una conferenza stampa a Palazzo Chigi.

CONCORSI - La Gelmini ha affermato che «non ci sarà il blocco dei concorsi già banditi. Cambierà, però, il meccanismo per la composizione delle commissioni di valutazione, dettato dal sorteggio. Questa - dice Gelmini - è la motivazione del ricorso alla decretazione d'urgenza».

GIOVANI RICERCATORI - Il decreto contiene una «deroga» al blocco del turn-over previsto dalla legge 133 di agosto. Lo annuncia il ministro dell'Università. Questo, spiega, «per favorire il ricambio generazionale». Il blocco del turn-over inizialmente previsto al 20% ora «passa al 50%- spiega Gelmini- con un vincolo di spesa: il 60% dei fondi dovranno essere usati per assumere giovani ricercatori e rovesciare la piramide che vede poco ingresso per i giovani».

BORSE DI STUDIO - Il decreto legge contiene anche disposizioni urgenti per il diritto allo studio, il reclutamento del personale e l'efficienza del sistema universitario. Il provvedimento prevede anche lo stanziamento di «135 milioni di euro per borse di studio a favore di 180 mila ragazzi più meritevoli». «Queste borse di studio verranno assegnate a tutti i ragazzi meritevoli e capaci, a tutti aventi diritto -precisa il ministro- È la prima volta che il Paese riesce a coprire tutte le necessitá e a garantire tutti gli aventi diritto. In genere venivano esclusi circa 40 mila ragazzi, per la prima volta 180 mila ragazzi riceveranno questa borsa di studio» ha detto la Gelmini.

SOLDI PER LA RICERCA - Ci sono 500 milioni di euro da destinare sulla base del merito, della qualità scientifica della ricerca, in maniera meritocratica» ha aggiunto la Gelminii. «Si tratta di un segnale significativo. Vuol dire che è possibile spendere meglio le risorse e puntare sulla qualità. Non è corretto - ha spiegato il ministro - trattare tutte le università allo stesso modo, quelle virtuose e quelle no. Queste ultime non potranno indire nuovi concorsi per nuove assunzioni di professori o di personale in genere».

TAGLI - I tagli previsti per il 2010, nella manovra economica varata la scorsa estate, «rimangono», ma saranno meno dolorosi, perchè «abbiamo davanti un anno per cominciare un percorso di riforma che possa rendere quel taglio meno doloroso» ha detto ancora la Gelmini. Secondo il ministro, la «razionalizzazione dei corsi, l'eliminazione dei corsi con un solo studente, la diminuzione delle sedi decentrate» farà «realizzare risparmi che renderanno quel taglio meno doloroso».


6 novembre 2008
da corriere.it


Visto che si è discusso tanto sull'argomento, è giusto saper anche come è "andata a finire".
(cosa che generalmente non interessa ai tg ed alla tv in generale: fa molta notizia il casino che si crea prima, ma poi passato qualche giorno la notizia non interessa più)

Giovedì sono stati approvati un decreto e delle linee guida (da discutere con il mondo accademico).
Nel decreto ci sono alcune cose interessanti (fondi stanziati in funzione del merito, borse di studio, tentativo di agevolare l'ingresso dei giovani, non si bloccano concorsi già banditi).
Certo non è la "perfezione", ma visto i tempi che corrono è un buon inizio.


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