alla fine dell'estate
Tangenziale Sud, arrivano
i Tutor per la velocità
Tangenziale Sud, arrivano
i Tutor per la velocità
Un nuovo tassello sul piano della sicurezza stradale giungerà alla fine dell'estate, quando la Provincia installerà lungo la Tangenziale Sud, per un tratto di 9 chilometri (in entrambi i sensi), il Tutor per il controllo della velocità media dei veicoli. Un passaggio dettato dalla necessità di porre un limite ed un presidio di sicurezza in tratti di strada in cui notoriamente le velocità sono più elevate, reso possibile grazie alla variazione delle norme di omologazione del sistema Sicve (Sistema Informativo per il Controllo della Velocità) che ora è possibile installare a condizione che le eventuali uscite laterali non impegnino più del 15 per cento del traffico in transito.
Una considerazione tecnica, questa, che è passata attraverso il vaglio della Polizia Provinciale al comando di Carlo Caromani che ha verificato come in effetti le uscite di Rezzato e di Buffalora non assorbano più di questo limite fissato per il regolare funzionamento del sistema. In sostanza il tratto di tangenziale interessato va (in uscita da Brescia e verso Desenzano) dal Casello di Brescia Centro (all'altezza dell'insediamento nomadi posto sulla destra) all'intersezione con la Ss 42 bis. Il varco di «uscita» verrebbe collocato all'altezza della chilometrica 15,700, ovvero due chilometri dopo il distributore della Esso.
Le telecamere sarebbero fissate sulle travi del viadotto che attraversa la tangenziale e che, come tale, costituisce il «portale naturale» per l'installazione del dispositivo.
Medesimo discorso in direzione opposta, ossia in direzione della città: il varco del Tutor è posizionato sul ponte e l'uscita verrebbe collocata prima dello svincolo di accesso a Brescia Centro della A4.
Mentre gli uffici stanno predisponendo la fase operativa per l'allestimento del sistema, con il montaggio dei dispositivi elettronici di rilevazione e le alimentazioni già in corso, nonché la cartellonistica, la Provincia ha attivato una serie di contatti con Autostrade per l'Italia per abbreviare i tempi tecnici di acquisizione delle licenze per il noleggio del sistema.
Indubbiamente i risultati della sperimentazione avviata sulla Sp 510 lasciano ben sperare sull'impatto del sistema sul piano della sicurezza.
Dai duecento casi al giorno di eccesso nelle gallerie sebine (somma di entrambe le direzioni di marcia) si è passati a una decina di multe: una risposta efficace all'installazione del Tutor che si dimostra un'avanguardia tecnologica per la repressione che, dalle tratte autostradali, qui si declina su strade di grande scorrimento, ma con alti indici di rischio.
La novità è nell'applicazione di tratti sorvegliati più corti rispetto ai tradizionali 25 chilometri del Sicve. Il veicolo in transito viene inizialmente fotografato (con data e ora) da fotocamere installate su un pannello e nel suo transito il mezzo trasporta una carica magnetica attraverso due conduttori annegati sotto l'asfalto. All'altezza del punto di controllo, il veicolo viene nuovamente fotografato con data e ora, ma se la sua velocità media è stata inferiore o al più uguale al limite massimo, le due foto vengono scartate dal sistema. Il sistema sul Sebino costa di noleggio 400mila euro per 4 anni, ma sino a qualche tempo fa il tributo di vite umane versato su queste strade si è mostrato decisamente più oneroso e doloroso.
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