Dormire a Berlino in un'opera d'arte
Il Propeller Island City Lodge non è un albergo
come tutti gli altri: letti in mezzo alle stanze,
pavimenti inclinati e mobili pendenti dal soffitto
come tutti gli altri: letti in mezzo alle stanze,
pavimenti inclinati e mobili pendenti dal soffitto
La maggior parte degli hotel, in genere, evapora dalla memoria poco dopo averli lasciati. Il Propeller Island City Lodge di Berlino no: garantito.
Più che un albergo in senso convenzionale, si tratta di una labirintica installazione, una vision machine, 31 camere originali e tutte diverse opera dell'artista tedesco Lars Stroschen, uno che alla ricerca estetica unisce la vocazione da locandiere. La sua creazione è un mix tra il Paese delle Meraviglie, il mercato di Porta Portese e la Biennale di Venezia, dove quasi incidentalmente sono finiti alcuni letti per dormire. Certo, ci sono stanze normali e anche piuttosto invitanti, ma allora non ha senso venire al Propeller Island. Bisogna provare le camere estreme, quelle dove il concetto di relax si fa piuttosto labile sfumando nello stupore o nel divertimento, fino allo smarrimento, alle vertigini o a un brivido lungo la spina dorsale.
La camera 11 ha il pavimento inclinato e il lettone in stile nonna sospeso in aria. La 15 ha la forma di un diamante ricoperto di specchi, per un effetto caleidoscopio adatto a soddisfare certe fantasie. I mobili della 23 pendono dal soffitto a testa in giù, come in un gioco di Gardaland. Il letto circolare della 25 è ciclabile: spingi sui pedali e quello ruota su se stesso. La 26 sembra la cella di un carcere, con tanto di tazza del water open air a due metri dal letto e buco nella parete. La 28 è stretta e totalmente rivestita di pelle verde e ricorda in modo inquietante la stanza imbottita di un manicomio
La 31, perfetta per gli emo e i vampiri urbani, mette a disposizione due confortevoli bare (ma c'è anche un letto normale nascosto sotto). La 43 permette di spiare i vicini attraverso uno specchio unidirezionale. In mezzo alla 42, battezzata Two Lions, troneggiano due gabbie, le cui applicazioni notturne lasciamo alla vostra immaginazione. Il non plus ultra.
I prezzi non sono irragionevoli, considerato che si alloggia in una specie di museo unico al mondo: si va da 79 euro a persona fino a 190 (la stanza delle gabbie), con un extra di 25 se si vuole cambiare sistemazione tra una notte e l'altra. Unico consiglio: scegliete con cura la stanza, prima di prenotare.
04 marzo 2011
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