mercoledì, luglio 14, 2010

Casa dell'acqua


CASA DELL'ACQUA


IL PROGETTO

"Casadell'acqua" è un progetto Tasm spa (Tutela ambientale sud milanese), società pubblica operativa che realizza e gestisce gli impianti di depurazione delle acque civili e industriali del sud Milano.

Scopo del progetto è promuovere il consumo di acqua pubblica di rete. Un'acqua, quella dell’acquedotto, controllata, sicura, gratuita. L'acqua, attraverso impianti appositamente realizzati, viene erogata naturale o gassata, a temperatura ambiente o refrigerata.

Con la "Casadell'acqua" i cittadini usufruiscono di un servizio pubblico in più, per giunta gratuito; apprezzano la qualità di acque pubbliche controllate e sicure; risparmiano sull'acquisto delle acque minerali in bottiglia; danno una mano all'ambiente, perché meno bottiglie significa meno emissioni di CO2 in atmosfera dovute alla trasformazione di derivati dal petrolio. In questi anni sono stati numerosissimi i cittadini che hanno dimostrato di apprezzare questo nuovo servizio pubblico, andando in gran numero a rifornirsi di milioni di litri di acqua.

I VANTAGGI
In Italia ancora troppi cittadini non si fidano di bere l'acqua del rubinetto: un italiano su tre, secondo i dati diffusi da Istat (Annuario degli indicatori ambientali del 2007).
Ciò avviene nonostante il consumo di acqua di casa propria sia molto più comodo rispetto all'acquisto delle pesanti confezioni; nonostante “l'acqua del sindaco” sia più sicura perché più controllata; nonostante il risparmio economico sia lampante: in media 0,5 millesimi di euro al litro per l'acqua spillata dal rubinetto di casa, circa 1.000 volte di più per l'acquisto di una bottiglia di minerale (stime Eurispes, Rapporto Italia 2008).
Una anomalia tutta italiana, che viene confermata anche dai dati relativi al consumo nazionale di acqua in bottiglia: nel 2007, gli italiani ne hanno acquistato 12,4 miliardi litri, 196 litri all'anno a testa (dati Rapporto Beverfood; 2008-2009). Un dato che pone il nostro in cima ai Paesi europei per consumi di acqua in bottiglia e al terzo nella classifica mondiale, dopo Emirati Arabi (260 lt/anno/persona) e Messico (205).
Ma perché gli italiani non si fidano di bere l'acqua di casa?
Salvo casi particolari, per fortuna, si tratta di un'errata percezione che i cittadini hanno nei confronti di una risorsa che è sottoposta a controlli costanti e che spesso deve rispondere a requisiti di qualità più severi rispetto all'acqua imbottigliata. Anche il costo ambientale dell'acqua di casa è inferiore: nonostante i molti sforzi, oggi solo un terzo delle bottiglie di plastica prodotte viene raccolto in modo differenziato e avviato al riciclaggio. Insomma, l'acqua del sindaco è buona, economica, controllata, non inquina e aiuta l’ambiente.
Si calcola che ogni giorno, ogni singola “Casa”, sia in grado di servire circa 400 cittadini. Se stimiamo che ciascun utente riempia, in media, sei bottiglie da 1 litro e mezzo a ogni prelievo, possiamo affermare con buona certezza che il numero totale, in un anno, delle bottiglie in plastica (Pet) riempite in ciascuna “Casa” sia pari a 876.000. Ottocentosettantaseimila bottiglie di plastica risparmiate vuole dire 87 camion in meno sulle strade per il loro trasporto. E ciò per ognuna delle Case oggi funzionanti.
I vantaggi ambientali non si fermano qui: approvvigionandosi a una “Casadell’acqua” si evita di produrre e smaltire 27 tonnellate di Pet e, di conseguenza, si risparmiano 54 tonnellate di petrolio e 432 mc. di acqua ogni anno. 27 tonnellate di Pet, tradotte in emissioni in atmosfera, corrispondono a 54 tonnellate di CO2, 607 kg. di ossidi di zolfo, 438 kg. di monossido di carbonio, 94 kg. di idrocarburi. E ancora. Se le bottiglie di Pet non smaltite sono, per ciascuna “Casa”, 876.000 e se ipotizziamo un costo medio di smaltimento di ogni singola bottiglia da 1,5 litri pari a 0,01 euro, è possibile calcolare il risparmio indotto da ciascuna “Casa” per il mancato smaltimento della plastica. Si tratta, calcolati per ciascuna struttura, di una bella cifra: 8.600 euro risparmiati ogni anno.


Ecco dove sono le "Casa dell'acqua" in provincia di Brescia: (cliccando compare la scheda con la mappa ed alcuni dati) (da notare che non c'è Brescia ne alcun paese dell'Hinterland (solo Castegnato)... tutti in zona lago, montagna o nella bassa profonda ... )

12 commenti:

ceco ha detto...

giusto per non generalizzare...ci sono comuni in cui l'acqua del sindaco io preferirei non berla...
due considerazioni per pensare un pò:

1- Non so se l'acqua del rubinetto sia molto più controllata di quella in bottiglia, soprattutto nei comuni che ancora strenuamente insistono a gestire (illegalmente) l'acquedotto, e in molti casi le aziende tipo cogeme etc hanno operai non proprio geni

2- I controlli sono fatti in uscita ai serbatoi e in qualche fontanina pubblica, l'acqua che arriva nelle nostre case non è detto sia la stessa, dopo aver viaggiato per qualche km in vecchi tubi di acciaio arrugginiti e ridotti a colabrodo (l'acqua dalle perdite esce, ma può entrare anche qualcosa se la pressione scende)

3- In molti casi (vedi bassa bresciana per i nitrati o Valtrompia per la porcheria più varia) i parametri delle analisi sono al limite. se vengono superati trovatemi un sindaco che a luglio blocca un acquedotto...

4 E comunque bevete la nuova acqua Marcandelli, imbottigliata alla sorgente Costa di Palazzolo sull'Oglio...15c a bottiglia...si acettano ordinazioni.

Giangi ha detto...

è bello avere un esperto di acquedotti tutto nostro!!!

Ceco godi anche dei privilegi dell'idraulico che esercita fascino sulla massaia che lo accoglie in casa per sostituire il raccordo spannato???

P.S. se non sbaglio i distributori di acqua ci sono anche in un po' di altri paesi tipo Gussago, Bornato etc etc...
per il resto mi sembra una lodevole iniziativa (se davvero controllata...)

Marco ha detto...

Ceco, indubbiamente non ovunque l'acqua del rubinetto è "buona", ma non credo che nel resto del mondo sia molto più "sana"... eppure praticamente solo da noi c'è questo mega bussssssssiness.
Anche a casa mia si compra l'acqua inbottigliata (x lo meno è quella in vetro e poi vengono restituiti i vuoti... anche se anche li sarebbe interessante capire bene come funziona il reciclaggio), ma io non ho problema a bere quella del rubinetto. A Riva ad esempio beviamo solo quella del rubinetto.

Ciò che non capisco è perchè quando son in Sardegna mi danno da bere l'acqua Tavina di Salò (è successo a noi!): che senso ha far attraversar l'Italia da camion carichi di acqua in bottiglia?!?! se sei nel Lazio beviti l'acqua in bottiglia di una fonte del Lazio, x' cacchio vuoi quella della Valle d'Aosta?!?!?

gigì ha detto...

eh eh... al minuto 2:30

http://www.youtube.com/watch?v=Znx2ycdFfGw

CECO ha detto...

...personalmente sono d'accordo con te Marco, sul bere acqua del rubunetto etc etc...
l'unica cosa, forse troppo da inge, è che troppe persone parlano senza sapere, si innamorano degli slogan ma non pensano...

Su Grillo: racconta un sacco di cose,un vero santone, senza mostrar prove, sputtanando, senza avere alcuna preparazione tecnica in alcun chè...e soprattutto non ha mai fatto altro che monologhi senza contraddittorio...accetta interviste solo via e-mail o dopo aver avuto i testi delle domande...
insomma mi ricorda un po un omino pelato...è sbagliato, ma tutto ciò che dice non lo ascolto...

gigì ha detto...

ue', si si, il dibattito sul distruttivo-non costruttivo e' validato ormai, ho fatto un'associazione mentale sulla frase di marco!
(io bevo acqua del rubinetto qui perche' la bottiglia costa e mi stanco al solo pensiero di trasportarla in bici e poi su di due piani, in Italia perche' tra imbottigliata all'acquedotto e imbicchierata a casa mia... - mi pare fosse un servizio di report sulla san benedetto, ma di tanto tempo fa, non mi ricordo...-)

ceco ha detto...

...chiedo scusa per il tono, ovviamente gi non volevo essere polemico con te...
oggi sono un po incazzato con il mondo dici che si nota?
speravo di coinvolgere in qualche modo il vex nella discussione... ma probabilmente oggi ha molto da fare...

gigì ha detto...

ma tessoro, non ho notato nessun tono, ho detto anzi che sono d'accordo! (bisogna proprio che ricominci a postare le mie perle di saggezza buddista... sissi!)
bacetto rilassato (non prendertela col mondo che poi lui reagisce!)

P.S. Stanotte ho sognato di baciare una donna. Era araba e bellissima.

lu ha detto...

Io concordo con il Ceco: tanti parlano senza conoscere bene l'argomento, e Grillo diciamo che è il capitano della squadra: ottimo per avere argomenti e provocatori spunti, ma per me si ferma lì.
Detto ciò il mercato può decidere quello che vuole, se l'uliveto costa più del tavernello e vuoi pagare 5 euro in un ristorante una bottiglia in vetro di San Pellegrino targata Missoni ognuno faccia come vuole. Circolano più BMW che Skoda, e nessuno grida allo scandalo.
Però è giusto avere l'alternativa, e nelle nostre case salvo analisi tirate per i capelli è presente (conosco uno che fa i prelievi, un semplice operaio, e si stupisce di come i parametri vengano aggiornati anno per anno perchè se no non ci sarebbe più acqua potabile).
Che mi fa veramente imbestialire è nei locali pubblici dove ti danno acqua del rubinetto microfiltrata a 2 euro al litro: quella è una ladrata, l'"eau en caraffe" francese costa niente o poco più.
Ho iniziato una mia personale battaglia contro quei gestori non accettandola più e discutendone apertamente, possibilmente a voce alta finchè non compare una bottiglia di plastica o vetro.
Scusate ma anche io sono incazzato col mondo e ieri uno sconosciuto mi ha dato del ciccione... so che non c'entra nulla ma sono stufo di assoggettarmi alle regole di convenienza scelte da altri.
Sarà l'effetto festa del PD?
con affetto

vex ha detto...

eheh la mia assenza è dovuta al fatto che sono sciolto... e in materia d'acqua son totalmente impreparato. Io appartengo al gruppo di quelli che preferisce prendere l'acqua in bottiglia e farsi tre piani a piedi, ma non ho nessuna motivazione se non che alcune hanno un sapore leggermente migliore possono essere messe in frigorifero (ma per questo basta avere una bottiglia) e il fatto che siano implasticate, sigillate e abbiano la loro etichettina mi ispira fiducia. Certo se uno si mette a pensare alle modalità di trasporto e tutto quanto, bèh... Che dire.. sono una vittima del consumismo. Ma invece vedo che il post scrittum della gi è passato inosservato! Stai cercando di dirci qualcosa gI??

gigì ha detto...

Secondo me ho l'inconscio pigro. Siccome con le donne ho taaaaaanto successo, mi sta convincendo che la via facile e' la migliore. Sissi.

Marco ha detto...

direi che finquando non sogni i "puffi" non c'è da preoccuparsi :D







PS: hehe, l'aneddoto è x pochi (Numana 2003) :)