Allarme nel quartiere Monteverde, i racconti delle persone colpite
Dai gabbiani ai merli, aumentano nelle città gli uccelli onnivori
L'assedio delle cornacchie
a Roma attaccano i passanti
L'assedio delle cornacchie
a Roma attaccano i passanti
ROMA - Se ne stanno tra le foglie degli alberi e poi attaccano. Dai rami dei pini scendono velocemente in picchiata, puntano i passanti e li colpiscono sulla testa: un forte battito d'ali e un colpo con il becco duro. La gente urla, corre via impaurita, cerca di proteggersi coprendosi la nuca e collo con le mani.
Non è una scena del film "Gli uccelli", l'horror di Alfred Hitchcock.
Siamo a Roma, Monteverde, e ad attaccare i passanti sono delle semplicissime cornacchie. Da anni vivono in questo alberato quartiere della capitale, a un passo dal Gianicolo. Ma da qualche giorno hanno iniziato a beccare gli uomini. "Venerdì scorso - racconta Mara Valentini, tra le vittime di un Corvus corone cornics, questo il nome scientifico - andando a prendere l'autobus ho avvertito una forte botta in testa. Pensavo di essere stata colpita dal ramo di un albero, poi ho notato sulla portiera di una macchina parcheggiata il riflesso di una cornacchia che scendeva ancora in picchiata verso di me. Dopo essere stata colpita per due volte, mi sono coperta la testa con un sacchetto di plastica e ho iniziato a correre, mi sembrava un incubo".
"In un solo giorno sono state colpite cinque persone", aggiunge subito Maria Rosaria Rago, altra preda delle cornacchie. Neppure il gatto del quartiere si è salvato: non passa giorno senza che venga becchettato dagli uccelli in cerca di cibo. Non siamo alla rivolta ma poco ci manca: "Siamo impauriti - spiega una barista - quegli uccelli sono diventati aggressivi: entrano nelle case quando le finestre sono aperte, e spesso attaccano e uccidono piccioni e gabbiani". Negli ultimi giorni molte le richieste di aiuto sia ai vigili urbani che alla Lipu.
"In realtà non c'è nulla di cui allarmarsi", spiega Fulvio Fraticelli, direttore scientifico del Bioparco di Roma, "è successo già altre volte: accade semplicemente perché questo è il periodo dell'anno in cui i piccoli stanno uscendo dal nido, ed è per questo che i loro genitori sono, diremmo noi, un po' più apprensivi: attaccano per paura non perché aggressivi. Nella maggior parte dei casi, poi, gli attacchi sono solo dimostrativi. Altre volte, purtroppo, si viene beccati".
Del resto, Hollywood a parte, gli attacchi ad esseri umani da parte degli uccelli non sono una vera novità. Un paio d'anni fa un intero quartiere di Houston, negli Stati Uniti, si trovò alle prese con micidiali attacchi da parte di stormi di merli indiani: le persone ferite alla testa o al volto furono alcune decine. "Ci sono anche altri tipi di uccelli che potrebbero colpire le persone nelle nostre città", spiega ancora Fraticelli, "per esempio il Gabbiano Reale: oltre al rischio di venire pesantemente innaffiati dai loro escrementi, chi ha la sfortuna di avere il balcone o la finestra accanto a uno dei loro nidi corre sempre il pericolo potenziale di essere beccato".
Sempre più città italiane, e non solo, sono alle prese con questi tipi di uccelli. In alcuni casi, come in quello dei pappagalli che hanno invaso molti parchi cittadini europei, c'entrano anche i mutamenti climatici. Ma nel caso delle cornacchie e dei gabbiani il motivo è un altro: "Sono tutti uccelli onnivori - prosegue Fraticelli - che nelle città si trovano perfettamente a loro agio: sono sporche, e per loro anche la spazzatura è cibo".
29 maggio 2007
da repubblica.it
da repubblica.it
Porca pupazzola!!!!! che brutta storia è: anch'io ho pensato subito al film di Hitchcock... un incubo!!!!!!!!!!!!
Bet, altro che gli innocui piccioni di Venezia!!!!
Chiedo ufficialmente l'intervento dei cacciatori della bassa e della valle!!!
Bet, altro che gli innocui piccioni di Venezia!!!!
Chiedo ufficialmente l'intervento dei cacciatori della bassa e della valle!!!
1 commento:
Ma sai che bello!!! Andare a caccia in metropolitana al posto che con la panda4x4!! Ferro se mai lo dovessero proporre dobbiamo troppo andare!! Anche se a dire il vero mi mancherebbero un pò il fango e la sporcizia tipica di un'uggiosa giornata autunnale di caccia....
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